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Differenza tra MP3, MP4, AVI, DIVX, XVID e tutti gli altri migliori codec video e audio
Non si potrebbe iniziare a parlare di differenza tra MP3, MP4, AVI, MKV o di qualsiasi altro Codec o Container se prima di tutto non abbiamo bene in mente cosa vogliano dire almeno, appunto, Codec e Container o qualsiasi altro termine base.
Vediamo quindi di definire in modo semplice ma completo i vari termini che servono per capire bene i vari significati delle parole maggiormente utilizzate nel mondo audio/video:
1. Codec: il codec è il software necessario per la codifica o la decodifica dei formati, in grado sia di crearli sia di riprodurli. Come esempio si può prendere il codec DivX oppure l'XviD, ma anche l'MPEG-4 o l'H264.
2. Codec Audio e Codec Video: sono i codec che contraddistinguono i formati audio e video di un determinato file.
3. Transcodifica: questa funzione identifica la conversione di un file audio o video in un altro, tramite i Codec. Un esempio molto semplice può essere il passaggio da DVD (MPEG-2/Dolby Digital) ad AVI (DivX/MP3) anche se generalmente questo passaggio in esempio, ma anche molti altri, permettono di diminuire la dimensione del file a discapito di una certa perdita di qualità.
4. Muxing: questo è il passaggio che consente di riunire audio, video ed eventuali sottotitoli in un container.
5. Container: i container più conosciuti sono sicuramente l'AVI (di Microsoft) e l'MP4 (di MPEG), ma ci sono anche MKV, MOV, FLV e tantissimi altri, e questi "container" servono appunto a "contenere" audio e video creati con i codec e riuniti in un unico flusso di dati. Molti container possono incorporare anche altri oggetti, come ad esempio i sottotitoli.
I due punti fondamentali da conoscere sono almeno il punto sui Codec e quello sui Container (che andremo a vedere meglio nel passo successivo) ed è molto importante che tutto coincida per essere letto da un determinato lettore. Una TV ad esempio è importante che legga il container in cui sono contenuti i codec, come AVI o MP4, ovvero l'estensione con cui viene identificato quel video.
Può essere infatti che al suo interno ci sia uno stesso codec ma che comunque non venga letto dal lettore perchè il container non è compatibile, oppure può non venir letto perchè il codec non è supportato o infine può essere anche che la risoluzione (il numero dei pixel orizzontali e verticali che compongono l'immagine, come 640x480) supportata non arrivi a quella del nostro video (perchè troppo grande).
I container migliori e più popolari sono:
-MP4: creato dal team MPEG, è molto utilizzato per le condivisioni in streaming su Internet, come ad esempio su YouTube, ed il codec predefinito è l'H.264, ma utilizza anche l'MPEG-4 e anche il DivX o XviD. Come audio invece utilizza l'AAC e l'AC3, e in alcuni casi anche l'MP3.
-AVI: è lo standard creato da Microsoft per Windows, ha una qualità abbastanza alta e può contenere moltissimi Codec, anche se è il container preferito per i DivX e XviD, ed anche uno dei più facilmente compatibili con moltissimi device.
-MKV: è nato per comprimere principalmente i video in HD, notoriamente troppo grandi. Come codec si possono sfruttare praticamente tutti quelli disponibili con l'AVI, con la differenza che purtroppo questo container non viene letto da molti lettori. Un punto a suo favore però è la qualità maggiore con un migliore rapporto di compressione; veramente ottimo, appunto, per i film in HD. Anche questo è compatibile con il codec l'H.264, e lo supporta in modo migliore degli altri container.
-MPG: questo container può contenere solo il codec MPEG-1 oppure l'MPEG-2. Presenta delle impostazione molto spesso limitate ma mantiene una qualità molto alta.
-ASF: questo container è stato sviluppato da Microsoft come alternativa all'AVI. Punta tutto sulla compressione, a discapito della qualità, ed era utilizzato spesso per le condivisioni su Internet, ora non è più tanto usato. Può contenere i codec WMV (Windows Media Video) e WMA (Windows Media Audio) e molto spesso come estensione prendono direttamente il nome del codec (e non ASF).
-FLV: è il container creato da Adobe per gestire i video del flash player o altri lettori. Praticamente è uno standard solo per i video online, di qualità non così alta, che pian piano sta scomparendo per lasciar posto all'HTML5.
-3GP: creato per la distribuzione dei video tra cellulari. Il punto di forza è la qualità abbastanza buona anche con i video a bassa risoluzione, oltre ad essere letto praticamente da qualsiasi telefonino. Supporta i codec H.263 e MPEG-4.
-VOB: è il container dei DVD (DVD Video OBject) e praticamente può contenere solo lo standard MPEG-2.
-MOV: è il formato video creato da Apple, utilizzato con il suo lettore QuickTime.
I codec video più utilizzati e i migliori sono:
-MPEG-4: creato dal team MPEG è alla base di moltissimi altri codec. Ogni miglioramento durante lo sviluppo del codec rappresenta una nuova parte (Part) e ogni nuova tecnologia di compressione infatti porta il numero della parte a cui si è arrivati (lo standard rimane MPEG-4, ma viene seguito ad esempio dal termine "Part 2"). Fino al Part 10 (H.264) la codifica dei video era basata sull'MPEG-2.
-DivX / XviD: forse è il codec più conosciuto in assoluto. Famoso per la codifica di molti film, il DivX è un codec commerciale basato su MPEG-4 (Part 2), con la particolarità di poter ridurre anche ad un solo CD di 700 MB, un film masterizzato su un DVD. Settando le opportune impostazioni di qualità è possibile ottenere un ottimo livello di compressione mantenendo quasi inalterata la qualità del video. L'XviD è la variante gratuita (è la parola DivX scritta al contrario) ed è praticamente identica, quindi un lettore può leggere entrambi i codec senza difficoltà.
-H.264 (AVC): è la "versione 10" (Part 10) del codec MPEG-4 ed è utilizzato soprattutto per comprimere i video in HD. La sua forza sta nel riuscire a dimezzare la dimensione di un file video con una perdita di qualità quasi nulla, e il termine AVC sta per "codifica video avanzata". E il codec migliore che si possa utilizzare per rapporto qualità/compressione.
-WMV: creato da Microsoft, è nato come standard per la condivisione di filmati in streaming. Dotato di una grande potenza di compressione era utilizzato soprattutto per condividere velocemente file video compressi di molto, anche se c'era una gran perdita di qualità.
-MPEG-1: è uno dei più antichi codec sviluppati e risale addirittura al 1991. Creato dal team MPEG fu utilizzato soprattutto per supportare i Video CD (simili ai DVD ma contenuti in CD), e anche per la codifica di alcune emittenti televisive. Ora non è più tanto utilizzato perchè presenta numerose limitazioni, una su tutte la risoluzione, che non supera la qualità delle vecchie VHS.
Da non confondere con l'MPEG-1 Layer 3, ovvero il comunissimo MP3 (che è un codec audio).
-MPEG-2: è il codec più diffuso per la distribuzione dei DVD, infatti è supportato dal container VOB. Presenta una qualità molto alta ed molto stabile, viene infatti implementato anche nella TV digitale, e a differenza dell'MPEG-1 può essere utilizzato anche per i video in HD.
-H.262: termine che contraddistingue il codec MPEG-2 Part 2, l'evoluzione dello standard MPEG-2.
-H.263: è il codec sviluppato prima dell'H.264 e presenta livelli di compressione molto elevati. Prima dell'arrivo del suo successore era uno dei codec più diffusi per la condivisione dei video online e rappresenta l'evoluzione (in quanto a compressione) di tutti gli standard precedentemente citati (dall'MPEG-1 in giù).
Anche i codec audio però sono importanti, vediamo i migliori:
-MP3: per esteso è MPEG-1 Layer 3, ed è tutt'ora il codec più utilizzato per digitalizzare e comprimere (con perdita di qualità) un file audio. Una canzone mediamente non supera i 10 MB alla massima qualità (320 kb/s) e può essere riprodotta praticamente da qualunque dispositivo digitale.
-AAC: anche questo è prodotto dal team MPEG, ma prende il nome di Advanced Audio Coding ed è l'evoluzione dell'MP3. Viene spesso utilizzato assieme al codec video AVC (Advanced Video Coding o H.264) ed ha un rapporto di compressione leggermente migliore dell'MP3 (una compressione a 256 kb/s equivale per qualità ad un MP3 a 320 kb/s). Per il momento come standard audio viene utilizzato spesso solo da Apple, nei video invece è utilizzato solitamente per i video in HD.
-AC3: è il sistema di codifica del Dolby Digital e per comprimere il file audio agisce sulle frequenze. Può lavorare anche su 7 canali audio differenti, come per il dolby surround.
-DTS: è il codec che fa concorrenza all'AC3 (Dolby Digital) e viene utilizzato principalmente nei sistemi di codifica destinati all'home cinema o home theatre.
-WMA: sviluppato da Microsoft ed è stato concepito per contrastare l'MP3, non ha però ottenuto il successo sperato. E' disponibile in 3 versioni: il formato WMA standard, con perdita di dati, il WMA Lossless, senza perdita di dati (comprime i dati senza perdita di fedeltà audio) e il WMA Voice, mirato al contenuto della voce, applica la compressione utilizzando una gamma di bassi bitrate.
-WAV: ovvero WAVE (onda) è un tipo di codifica senza compressione e senza perdita di qualità, ovvero "lossless". La forma d'onda viene memorizzata direttamente così com'è, in formato digitale, a discapito della dimensione del file che crea, ovvero non compresso e quindi di dimensioni elevate, per non perdere di fedeltà. Sui CD infatti viene utilizzato questo codec (nel formato CDA), e una canzone potrebbe arrivare a toccare anche i 50 MB. E' stato sviluppato da Microsoft e IBM.
-FLAC: è uno dei codec più potenti in circolazione perchè è lossless (senza perdita di dati, come il WAV) ma riesce anche a comprimere il file audio di circa il 50%. Una canzone quindi occuperà circa 25 MB ma sarà comunque alla massima qualità e visto che la compressione è senza perdita di dati, il FLAC è un po' come il formato ZIP per i dati, ovvero è possibile tornare indietro alla forma originale, oltre che ad essere letta direttamente così com'è.
Gli standard più utilizzati sono i primi 3 descritti, ovvero l'MPEG-4, il DivX/XviD e l'H.264, ma per l'alta qualità è implementato ancora l'MPEG-2.
Come codec audio invece, i più usati sono sicuramente l'MP3 per le canzoni e l'AC3 per l'utilizzo combinato ai video, nei film praticamente. Per l'alta qualità bisogna per forza sfruttare il WAV o al massimo il più potente FLAC.
Una volta che un filmato o una canzone è stata compressa con un codec con perdita di dati non è più possibile tornare indietro alla qualità iniziale, è possibile solamente ricodificarli per essere letti eventualmente da lettori non compatibili con quel formato. L'unico codec in grado di tornare indietro è il FLAC, come è stato spiegato bene nei dettagli.
Ecco, ora che abbiamo capito bene tutte le varie caratteristiche dei container e dei codec non c'è neanche bisogno di spiegare la "differenza" tra questi, dato che non si parla di una vera e propria differenza tra i vari codec, perchè ognuno ha le proprie caratteristiche di codifica.
Forse però non tutti sanno che il team MPEG è nato grazie ad un italiano, Leonardo Chiariglione, che nel 1988 si è riunito per la prima volta con solo altri 25 membri. Ora invece alle riunioni partecipano oltre 350 membri, in rappresentanza di più di 200 aziende e organizzazioni appartenenti a circa 20 nazioni del mondo.
Se invece vogliamo parlare di codec del futuro, non si può tralasciare l'H.265, il successore dell'H.264, che prende il nome di HEVC (High Efficiency Video Coding) ovvero "codifica video ad alta efficienza. Questa codifica promette una migliore qualità video con anche un migliore rapporto di compressione, che in alcuni casi arriva anche a dimezzare la dimensione del vecchio standard AVC (H.264), con una conseguente riduzione del bitrate da gestire ogni secondo (ora gli standard di diffusione utilizzano un bitrate medio pari a 7 Mbit/s, si punta a raggiungere la metà o almeno lo stesso flusso per i video in alta definizione, così da poter essere gestiti senza problemi). Grazie a tutto questo sarà presto possibile far arrivare questo standard anche sulle TV di casa sia per quanto riguarda le normali trasmissioni, e, a questo punto, anche in HD e oltre, dato che supporta egregiamente risoluzioni fino all'8K (8192×4320), sia per la distribuzione dei video sui supporti, dato che la riduzione della dimensione dei file può essere d'aiuto per la masterizzazione dei film in alta definizione.
Tra i nuovi standard si possono citare anche l'MPEG-7, che sostanzialmente promette di definire come sono organizzati i dati multimediali (non è un codec come i precedenti), e l'MPEG-21 che invece cerca di unire l'MPEG-4 con l'MPEG-7, aggiungendo anche ulteriori funzioni.
Tra quelli abbandonati c'è solo l'MPEG-3, che inizialmente doveva essere utilizzato per la TV digitale, in particolare per l'HDTV, ma poi si è rivelato superfluo perchè l'MPEG-2 era già sufficiente.
Per finire possiamo dire che non sempre il video che occupa di più è il migliore, come si potrebbe pensare, perchè come abbiamo visto bisogna stare attenti ai vari codec che sono stati utilizzati per codificare, comprimere o solamente digitalizzare quel determinato filmato. In molti film in HD si sono iniziati a vedere i primi segni dell'età del codec MPEG-2, utilizzato per più di 20 anni nei DVD, perchè un filmato in MPEG-2 ha bisogno di un flusso di dati più alto, mentre il più recente H.264 essendo quasi solo un terzo del precedente standard (con la stessa qualità) può essere caricato e visualizzato più velocemente, e soprattutto nelle immagini in HD molto veloci può essere di grande aiuto e creare meno immagini sfuocate. Inoltre l'H.264 può raggiungere anche risoluzioni pari a 1920x1080 pixel, che con l'MPEG-2 non è possibile.
Ora che sappiamo tutto di container e codec non ci resta che installare sul PC un player universale, scegliendo magari VLC Media Player che è il migliore e legge qualsiasi filmato o file audio, e iniziare a vedere coi nostri occhi i vari standard differenti.
Vediamo quindi di definire in modo semplice ma completo i vari termini che servono per capire bene i vari significati delle parole maggiormente utilizzate nel mondo audio/video:
1. Codec: il codec è il software necessario per la codifica o la decodifica dei formati, in grado sia di crearli sia di riprodurli. Come esempio si può prendere il codec DivX oppure l'XviD, ma anche l'MPEG-4 o l'H264.
2. Codec Audio e Codec Video: sono i codec che contraddistinguono i formati audio e video di un determinato file.
3. Transcodifica: questa funzione identifica la conversione di un file audio o video in un altro, tramite i Codec. Un esempio molto semplice può essere il passaggio da DVD (MPEG-2/Dolby Digital) ad AVI (DivX/MP3) anche se generalmente questo passaggio in esempio, ma anche molti altri, permettono di diminuire la dimensione del file a discapito di una certa perdita di qualità.
4. Muxing: questo è il passaggio che consente di riunire audio, video ed eventuali sottotitoli in un container.
5. Container: i container più conosciuti sono sicuramente l'AVI (di Microsoft) e l'MP4 (di MPEG), ma ci sono anche MKV, MOV, FLV e tantissimi altri, e questi "container" servono appunto a "contenere" audio e video creati con i codec e riuniti in un unico flusso di dati. Molti container possono incorporare anche altri oggetti, come ad esempio i sottotitoli.
I due punti fondamentali da conoscere sono almeno il punto sui Codec e quello sui Container (che andremo a vedere meglio nel passo successivo) ed è molto importante che tutto coincida per essere letto da un determinato lettore. Una TV ad esempio è importante che legga il container in cui sono contenuti i codec, come AVI o MP4, ovvero l'estensione con cui viene identificato quel video.
Può essere infatti che al suo interno ci sia uno stesso codec ma che comunque non venga letto dal lettore perchè il container non è compatibile, oppure può non venir letto perchè il codec non è supportato o infine può essere anche che la risoluzione (il numero dei pixel orizzontali e verticali che compongono l'immagine, come 640x480) supportata non arrivi a quella del nostro video (perchè troppo grande).
I container migliori e più popolari sono:
-MP4: creato dal team MPEG, è molto utilizzato per le condivisioni in streaming su Internet, come ad esempio su YouTube, ed il codec predefinito è l'H.264, ma utilizza anche l'MPEG-4 e anche il DivX o XviD. Come audio invece utilizza l'AAC e l'AC3, e in alcuni casi anche l'MP3.
-AVI: è lo standard creato da Microsoft per Windows, ha una qualità abbastanza alta e può contenere moltissimi Codec, anche se è il container preferito per i DivX e XviD, ed anche uno dei più facilmente compatibili con moltissimi device.
-MKV: è nato per comprimere principalmente i video in HD, notoriamente troppo grandi. Come codec si possono sfruttare praticamente tutti quelli disponibili con l'AVI, con la differenza che purtroppo questo container non viene letto da molti lettori. Un punto a suo favore però è la qualità maggiore con un migliore rapporto di compressione; veramente ottimo, appunto, per i film in HD. Anche questo è compatibile con il codec l'H.264, e lo supporta in modo migliore degli altri container.
-MPG: questo container può contenere solo il codec MPEG-1 oppure l'MPEG-2. Presenta delle impostazione molto spesso limitate ma mantiene una qualità molto alta.
-ASF: questo container è stato sviluppato da Microsoft come alternativa all'AVI. Punta tutto sulla compressione, a discapito della qualità, ed era utilizzato spesso per le condivisioni su Internet, ora non è più tanto usato. Può contenere i codec WMV (Windows Media Video) e WMA (Windows Media Audio) e molto spesso come estensione prendono direttamente il nome del codec (e non ASF).
-FLV: è il container creato da Adobe per gestire i video del flash player o altri lettori. Praticamente è uno standard solo per i video online, di qualità non così alta, che pian piano sta scomparendo per lasciar posto all'HTML5.
-3GP: creato per la distribuzione dei video tra cellulari. Il punto di forza è la qualità abbastanza buona anche con i video a bassa risoluzione, oltre ad essere letto praticamente da qualsiasi telefonino. Supporta i codec H.263 e MPEG-4.
-VOB: è il container dei DVD (DVD Video OBject) e praticamente può contenere solo lo standard MPEG-2.
-MOV: è il formato video creato da Apple, utilizzato con il suo lettore QuickTime.
I codec video più utilizzati e i migliori sono:
-MPEG-4: creato dal team MPEG è alla base di moltissimi altri codec. Ogni miglioramento durante lo sviluppo del codec rappresenta una nuova parte (Part) e ogni nuova tecnologia di compressione infatti porta il numero della parte a cui si è arrivati (lo standard rimane MPEG-4, ma viene seguito ad esempio dal termine "Part 2"). Fino al Part 10 (H.264) la codifica dei video era basata sull'MPEG-2.
-DivX / XviD: forse è il codec più conosciuto in assoluto. Famoso per la codifica di molti film, il DivX è un codec commerciale basato su MPEG-4 (Part 2), con la particolarità di poter ridurre anche ad un solo CD di 700 MB, un film masterizzato su un DVD. Settando le opportune impostazioni di qualità è possibile ottenere un ottimo livello di compressione mantenendo quasi inalterata la qualità del video. L'XviD è la variante gratuita (è la parola DivX scritta al contrario) ed è praticamente identica, quindi un lettore può leggere entrambi i codec senza difficoltà.
-H.264 (AVC): è la "versione 10" (Part 10) del codec MPEG-4 ed è utilizzato soprattutto per comprimere i video in HD. La sua forza sta nel riuscire a dimezzare la dimensione di un file video con una perdita di qualità quasi nulla, e il termine AVC sta per "codifica video avanzata". E il codec migliore che si possa utilizzare per rapporto qualità/compressione.
-WMV: creato da Microsoft, è nato come standard per la condivisione di filmati in streaming. Dotato di una grande potenza di compressione era utilizzato soprattutto per condividere velocemente file video compressi di molto, anche se c'era una gran perdita di qualità.
-MPEG-1: è uno dei più antichi codec sviluppati e risale addirittura al 1991. Creato dal team MPEG fu utilizzato soprattutto per supportare i Video CD (simili ai DVD ma contenuti in CD), e anche per la codifica di alcune emittenti televisive. Ora non è più tanto utilizzato perchè presenta numerose limitazioni, una su tutte la risoluzione, che non supera la qualità delle vecchie VHS.
Da non confondere con l'MPEG-1 Layer 3, ovvero il comunissimo MP3 (che è un codec audio).
-MPEG-2: è il codec più diffuso per la distribuzione dei DVD, infatti è supportato dal container VOB. Presenta una qualità molto alta ed molto stabile, viene infatti implementato anche nella TV digitale, e a differenza dell'MPEG-1 può essere utilizzato anche per i video in HD.
-H.262: termine che contraddistingue il codec MPEG-2 Part 2, l'evoluzione dello standard MPEG-2.
-H.263: è il codec sviluppato prima dell'H.264 e presenta livelli di compressione molto elevati. Prima dell'arrivo del suo successore era uno dei codec più diffusi per la condivisione dei video online e rappresenta l'evoluzione (in quanto a compressione) di tutti gli standard precedentemente citati (dall'MPEG-1 in giù).
Anche i codec audio però sono importanti, vediamo i migliori:
-MP3: per esteso è MPEG-1 Layer 3, ed è tutt'ora il codec più utilizzato per digitalizzare e comprimere (con perdita di qualità) un file audio. Una canzone mediamente non supera i 10 MB alla massima qualità (320 kb/s) e può essere riprodotta praticamente da qualunque dispositivo digitale.
-AAC: anche questo è prodotto dal team MPEG, ma prende il nome di Advanced Audio Coding ed è l'evoluzione dell'MP3. Viene spesso utilizzato assieme al codec video AVC (Advanced Video Coding o H.264) ed ha un rapporto di compressione leggermente migliore dell'MP3 (una compressione a 256 kb/s equivale per qualità ad un MP3 a 320 kb/s). Per il momento come standard audio viene utilizzato spesso solo da Apple, nei video invece è utilizzato solitamente per i video in HD.
-AC3: è il sistema di codifica del Dolby Digital e per comprimere il file audio agisce sulle frequenze. Può lavorare anche su 7 canali audio differenti, come per il dolby surround.
-DTS: è il codec che fa concorrenza all'AC3 (Dolby Digital) e viene utilizzato principalmente nei sistemi di codifica destinati all'home cinema o home theatre.
-WMA: sviluppato da Microsoft ed è stato concepito per contrastare l'MP3, non ha però ottenuto il successo sperato. E' disponibile in 3 versioni: il formato WMA standard, con perdita di dati, il WMA Lossless, senza perdita di dati (comprime i dati senza perdita di fedeltà audio) e il WMA Voice, mirato al contenuto della voce, applica la compressione utilizzando una gamma di bassi bitrate.
-WAV: ovvero WAVE (onda) è un tipo di codifica senza compressione e senza perdita di qualità, ovvero "lossless". La forma d'onda viene memorizzata direttamente così com'è, in formato digitale, a discapito della dimensione del file che crea, ovvero non compresso e quindi di dimensioni elevate, per non perdere di fedeltà. Sui CD infatti viene utilizzato questo codec (nel formato CDA), e una canzone potrebbe arrivare a toccare anche i 50 MB. E' stato sviluppato da Microsoft e IBM.
-FLAC: è uno dei codec più potenti in circolazione perchè è lossless (senza perdita di dati, come il WAV) ma riesce anche a comprimere il file audio di circa il 50%. Una canzone quindi occuperà circa 25 MB ma sarà comunque alla massima qualità e visto che la compressione è senza perdita di dati, il FLAC è un po' come il formato ZIP per i dati, ovvero è possibile tornare indietro alla forma originale, oltre che ad essere letta direttamente così com'è.
Gli standard più utilizzati sono i primi 3 descritti, ovvero l'MPEG-4, il DivX/XviD e l'H.264, ma per l'alta qualità è implementato ancora l'MPEG-2.
Come codec audio invece, i più usati sono sicuramente l'MP3 per le canzoni e l'AC3 per l'utilizzo combinato ai video, nei film praticamente. Per l'alta qualità bisogna per forza sfruttare il WAV o al massimo il più potente FLAC.
Una volta che un filmato o una canzone è stata compressa con un codec con perdita di dati non è più possibile tornare indietro alla qualità iniziale, è possibile solamente ricodificarli per essere letti eventualmente da lettori non compatibili con quel formato. L'unico codec in grado di tornare indietro è il FLAC, come è stato spiegato bene nei dettagli.
Ecco, ora che abbiamo capito bene tutte le varie caratteristiche dei container e dei codec non c'è neanche bisogno di spiegare la "differenza" tra questi, dato che non si parla di una vera e propria differenza tra i vari codec, perchè ognuno ha le proprie caratteristiche di codifica.
Se invece vogliamo parlare di codec del futuro, non si può tralasciare l'H.265, il successore dell'H.264, che prende il nome di HEVC (High Efficiency Video Coding) ovvero "codifica video ad alta efficienza. Questa codifica promette una migliore qualità video con anche un migliore rapporto di compressione, che in alcuni casi arriva anche a dimezzare la dimensione del vecchio standard AVC (H.264), con una conseguente riduzione del bitrate da gestire ogni secondo (ora gli standard di diffusione utilizzano un bitrate medio pari a 7 Mbit/s, si punta a raggiungere la metà o almeno lo stesso flusso per i video in alta definizione, così da poter essere gestiti senza problemi). Grazie a tutto questo sarà presto possibile far arrivare questo standard anche sulle TV di casa sia per quanto riguarda le normali trasmissioni, e, a questo punto, anche in HD e oltre, dato che supporta egregiamente risoluzioni fino all'8K (8192×4320), sia per la distribuzione dei video sui supporti, dato che la riduzione della dimensione dei file può essere d'aiuto per la masterizzazione dei film in alta definizione.
Tra i nuovi standard si possono citare anche l'MPEG-7, che sostanzialmente promette di definire come sono organizzati i dati multimediali (non è un codec come i precedenti), e l'MPEG-21 che invece cerca di unire l'MPEG-4 con l'MPEG-7, aggiungendo anche ulteriori funzioni.
Tra quelli abbandonati c'è solo l'MPEG-3, che inizialmente doveva essere utilizzato per la TV digitale, in particolare per l'HDTV, ma poi si è rivelato superfluo perchè l'MPEG-2 era già sufficiente.
Per finire possiamo dire che non sempre il video che occupa di più è il migliore, come si potrebbe pensare, perchè come abbiamo visto bisogna stare attenti ai vari codec che sono stati utilizzati per codificare, comprimere o solamente digitalizzare quel determinato filmato. In molti film in HD si sono iniziati a vedere i primi segni dell'età del codec MPEG-2, utilizzato per più di 20 anni nei DVD, perchè un filmato in MPEG-2 ha bisogno di un flusso di dati più alto, mentre il più recente H.264 essendo quasi solo un terzo del precedente standard (con la stessa qualità) può essere caricato e visualizzato più velocemente, e soprattutto nelle immagini in HD molto veloci può essere di grande aiuto e creare meno immagini sfuocate. Inoltre l'H.264 può raggiungere anche risoluzioni pari a 1920x1080 pixel, che con l'MPEG-2 non è possibile.
Ora che sappiamo tutto di container e codec non ci resta che installare sul PC un player universale, scegliendo magari VLC Media Player che è il migliore e legge qualsiasi filmato o file audio, e iniziare a vedere coi nostri occhi i vari standard differenti.
VLC è il miglior media player: 15 buoni motivi per usarlo e tutte le funzioni nascoste
VLC, il celebre media player open source sviluppato da VideoLAN, è sicuramente il miglior player multimediale che un geek possa chiedere. Sotto molti punti di vista può essere considerato uno dei migliori, utile non solo a chi è un appassionato di musica e video, ma anche per tutti quelli che vogliono uno strumento sicuro e utile per ogni occasione, per andare sempre sul sicuro insomma.
L'unico aspetto che forse non soddisfa al 100%, ma che lo rende molto leggero e semplice per tutti, è la grafica priva di molte opzioni rapide e personalizzabili, anche se dispone comunque dell'opzione, un po' nascosta, per trasformarlo in un player multimediale classico (pulsante "scaletta" in basso), per il resto rimane comunque il migliore per ben 15 motivi:
1. Legge tutto: VLC racchiude in sé la maggior parte dei codec esistenti, quindi riesce a riprodurre praticamente qualsiasi file senza bisogno di utilizzare codec esterni installati dall'utente manualmente;
2. Legge file non completi: riesce ad aprire e riprodurre anche file corrotti, danneggiati, incompleti, o anche appena visualizzabili. Molto utile se si sta scaricando un video e si vuole visualizzarlo prima che il download sia completo (ad esempio con uTorrent o qualche altro software per scaricare);
3. E' facile da usare: chiunque riesce ad utilizzare VLC, con due click si apre il media player e tramite Media e Apri file si riesce ad aprire qualsiasi filmato o qualsiasi canzone;
4. Ha una grafica minimale: la grafica minimale lo rende facile da usare, leggero e ottimo per ogni situazione;
5. Visualizza flussi in streaming e locali (anche sorgenti esterne): non solo consente di riprodurre flussi di rete locali, come ad esempio quello della webcam, ma riproduce anche flussi in streaming, quindi anche da YouTube o qualsiasi altra sorgente.
Si può aprire un flusso in streaming tramite Media e Apri flusso di rete, mentre se si vuole aprire una sorgente video locale bisogna aprirla tramite Apri periferica di acquisizione;
6. Registra flussi in streaming e locali: oltre a visualizzare i flussi, riesce anche a registrare qualsiasi cosa si visualizzi tramite il player. In questo caso è possibile salvare sul computer anche video che arrivano da sorgenti esterne, come i vecchi videoregistratori per esempio.
Tramite Visualizza si possono attivare i "Controlli avanzati" e abilitare così l'opzione per registrare rapidamente;
7. Converte video e DVD: tramite VLC possiamo anche salvare un DVD sul computer, scegliendo tra i molti formati disponibili. E' possibile anche effettuare conversioni di video già presenti sul computer;
8. Cattura immagini: è possibile catturare schermate molto facilmente (qui la guida);
9. Video-zoom: una delle particolarità è la funzione zoom nei video. Si può infatti zoomare una parte di video utilizzando, da Strumenti, Effetti e filtri e, in Effetti video, la funzione presente nella scheda Geometria, dove si può rapidamente settare questa opzione;
10. Non occupa troppo spazio: nonostante la ricca collezione di codec riesce comunque a mantenere le dimensioni limitate, normalmente non supera i 100 MB;
11. Leggero durante l'utilizzo: su un computer medio sfrutta solamente il 10% di CPU e meno di 150 MB di RAM;
12. Disponibile su qualsiasi sistema operativo (anche mobile): ormai VLC è disponibile su qualsiasi piattaforma. La maggior parte degli utenti quindi può utilizzarlo in qualsiasi situazione, anche sui dispositivi mobili;
13. Sincronizza audio/video: se un filmato non ha la giusta sincronizzazione audio/video possiamo sincronizzarli noi per la visione ottimizzata. Si può agire cliccando su Strumenti e Sincronizzazione traccia;
14. Si può mettere un logo ai video: questa funzione è veramente utile per chi è solito caricare video su YouTube, infatti grazie a questo sistema si può mettere un marchio indelebile ad un video e imprimere quindi la nostra firma. Da Strumenti, Effetti e filtri, e in Effetti video tramite la scheda Sovraimpressione si può rapidamente imprimere un logo;
15. Regolare l'immagine: si può regolare l'immagine sotto ogni aspetto. Si può ridimensionare il video, ad esempio da 4:3 a 16:9, ruotare i video venuti al contrario, settare la nitidezza, regolare la messa a fuoco e tantissime altre opzioni.
Tra le altre funzioni troviamo il tasto "Pausa" che funziona anche tramite la barra spaziatrice, funzione molto pratica e comoda ma non presente in molti player, e la possibilità di aprire un'intera cartella per riprodurre un album musicale, una raccolta o anche un'intera serie TV.
L'unico aspetto che forse non soddisfa al 100%, ma che lo rende molto leggero e semplice per tutti, è la grafica priva di molte opzioni rapide e personalizzabili, anche se dispone comunque dell'opzione, un po' nascosta, per trasformarlo in un player multimediale classico (pulsante "scaletta" in basso), per il resto rimane comunque il migliore per ben 15 motivi:
1. Legge tutto: VLC racchiude in sé la maggior parte dei codec esistenti, quindi riesce a riprodurre praticamente qualsiasi file senza bisogno di utilizzare codec esterni installati dall'utente manualmente;
2. Legge file non completi: riesce ad aprire e riprodurre anche file corrotti, danneggiati, incompleti, o anche appena visualizzabili. Molto utile se si sta scaricando un video e si vuole visualizzarlo prima che il download sia completo (ad esempio con uTorrent o qualche altro software per scaricare);
3. E' facile da usare: chiunque riesce ad utilizzare VLC, con due click si apre il media player e tramite Media e Apri file si riesce ad aprire qualsiasi filmato o qualsiasi canzone;
4. Ha una grafica minimale: la grafica minimale lo rende facile da usare, leggero e ottimo per ogni situazione;
5. Visualizza flussi in streaming e locali (anche sorgenti esterne): non solo consente di riprodurre flussi di rete locali, come ad esempio quello della webcam, ma riproduce anche flussi in streaming, quindi anche da YouTube o qualsiasi altra sorgente.
Si può aprire un flusso in streaming tramite Media e Apri flusso di rete, mentre se si vuole aprire una sorgente video locale bisogna aprirla tramite Apri periferica di acquisizione;
6. Registra flussi in streaming e locali: oltre a visualizzare i flussi, riesce anche a registrare qualsiasi cosa si visualizzi tramite il player. In questo caso è possibile salvare sul computer anche video che arrivano da sorgenti esterne, come i vecchi videoregistratori per esempio.
Tramite Visualizza si possono attivare i "Controlli avanzati" e abilitare così l'opzione per registrare rapidamente;
7. Converte video e DVD: tramite VLC possiamo anche salvare un DVD sul computer, scegliendo tra i molti formati disponibili. E' possibile anche effettuare conversioni di video già presenti sul computer;
8. Cattura immagini: è possibile catturare schermate molto facilmente (qui la guida);
9. Video-zoom: una delle particolarità è la funzione zoom nei video. Si può infatti zoomare una parte di video utilizzando, da Strumenti, Effetti e filtri e, in Effetti video, la funzione presente nella scheda Geometria, dove si può rapidamente settare questa opzione;
10. Non occupa troppo spazio: nonostante la ricca collezione di codec riesce comunque a mantenere le dimensioni limitate, normalmente non supera i 100 MB;
11. Leggero durante l'utilizzo: su un computer medio sfrutta solamente il 10% di CPU e meno di 150 MB di RAM;
12. Disponibile su qualsiasi sistema operativo (anche mobile): ormai VLC è disponibile su qualsiasi piattaforma. La maggior parte degli utenti quindi può utilizzarlo in qualsiasi situazione, anche sui dispositivi mobili;
13. Sincronizza audio/video: se un filmato non ha la giusta sincronizzazione audio/video possiamo sincronizzarli noi per la visione ottimizzata. Si può agire cliccando su Strumenti e Sincronizzazione traccia;
14. Si può mettere un logo ai video: questa funzione è veramente utile per chi è solito caricare video su YouTube, infatti grazie a questo sistema si può mettere un marchio indelebile ad un video e imprimere quindi la nostra firma. Da Strumenti, Effetti e filtri, e in Effetti video tramite la scheda Sovraimpressione si può rapidamente imprimere un logo;
15. Regolare l'immagine: si può regolare l'immagine sotto ogni aspetto. Si può ridimensionare il video, ad esempio da 4:3 a 16:9, ruotare i video venuti al contrario, settare la nitidezza, regolare la messa a fuoco e tantissime altre opzioni.
Tra le altre funzioni troviamo il tasto "Pausa" che funziona anche tramite la barra spaziatrice, funzione molto pratica e comoda ma non presente in molti player, e la possibilità di aprire un'intera cartella per riprodurre un album musicale, una raccolta o anche un'intera serie TV.
Amazon presenta Echo: Alexa diventerà la nostra assistente vocale da salotto
Amazon non finisce di sfornare novità tecnologiche, e a sorpresa presenta Echo, l'assistente vocale da casa. Un po' come Siri, Google Now o Cortana, è in grado di eseguire molte funzioni semplicemente ascoltando le nostre richieste, ed è in grado anche di rispondere alle nostre domande, parlandoci.
Si presenta come un cilindro nero alto 23 cm con un diametro di 8,3 cm, con 7 microfoni che ci ascoltano e due altoparlanti che eseguono i nostri comandi.
Una volta collegato alla rete, è possibile "accenderlo" dicendo semplicemente "Alexa". Detto questo è pronto per: dirci che tempo farà domani, cercare qualcosa su Wikipedia, aggiungere una nota nel calendario o impostare la sveglia, oppure riprodurre una canzone.
Tutto questo senza avere nessuno dispositivo in mano o nella zona, perchè Echo, grazie appunto ai 7 microfoni, ci ascolta anche a 10 metri di distanza. Nel caso fossimo comunque troppo lontani possiamo tenerci vicino un piccolo telecomando con un microfono mobile.
La musica è il vero punto di forza di questo gioiellino, dato che potremo riprodurre qualsiasi canzone grazie al ricco catalogo che possiamo trovare su Amazon Prime Music, iHeartRadio e TuneIn Plus, dai nostri dispositivi Bluetooth e naturalmente su Spotify e Pandora.
Echo si presenta quindi come uno speaker musicale a comando vocale ma con tante altre funzionalità che lo rendono un assistente "intelligente".
Il prezzo di listino è di 199 dollari, con un'offerta iniziale di 99 dollari per tutti gli abbonati al servizio Prime, ma non è ancora stata definita la data in cui verrà venduto anche al di fuori degli Stati Uniti. Per le altre informazioni e il video dimostrativo si può accedere alla pagina dedicata sul sito di Amazon.
Si presenta come un cilindro nero alto 23 cm con un diametro di 8,3 cm, con 7 microfoni che ci ascoltano e due altoparlanti che eseguono i nostri comandi.
Una volta collegato alla rete, è possibile "accenderlo" dicendo semplicemente "Alexa". Detto questo è pronto per: dirci che tempo farà domani, cercare qualcosa su Wikipedia, aggiungere una nota nel calendario o impostare la sveglia, oppure riprodurre una canzone.
Tutto questo senza avere nessuno dispositivo in mano o nella zona, perchè Echo, grazie appunto ai 7 microfoni, ci ascolta anche a 10 metri di distanza. Nel caso fossimo comunque troppo lontani possiamo tenerci vicino un piccolo telecomando con un microfono mobile.
La musica è il vero punto di forza di questo gioiellino, dato che potremo riprodurre qualsiasi canzone grazie al ricco catalogo che possiamo trovare su Amazon Prime Music, iHeartRadio e TuneIn Plus, dai nostri dispositivi Bluetooth e naturalmente su Spotify e Pandora.
Echo si presenta quindi come uno speaker musicale a comando vocale ma con tante altre funzionalità che lo rendono un assistente "intelligente".
Il prezzo di listino è di 199 dollari, con un'offerta iniziale di 99 dollari per tutti gli abbonati al servizio Prime, ma non è ancora stata definita la data in cui verrà venduto anche al di fuori degli Stati Uniti. Per le altre informazioni e il video dimostrativo si può accedere alla pagina dedicata sul sito di Amazon.
Torrent in streaming: vedere Film torrent in streaming e ascoltare Musica gratis
Un nuovo modo di vedere film in streaming, o anche ascoltare musica, sta via via prendendo piede: lo streaming via torrent. Questa nuova tecnologia è ancora in fase di sviluppo ma sembra che tra gli utenti più affezionati questo nuovo metodo funzioni in modo egregio.
Riuscendo a visualizzare o ascoltare i vari file torrent possiamo sia riprodurli senza scaricarli sia visualizzarli prima del download così da scaricare solo i file che sono almeno in qualità accettabile.
Questi software consentono di risparmiare un bel po' di tempo e sopratutto consentono di andare a colpo sicuro per i download meno popolari.
Vediamo quindi tre dei migliori programmi per riprodurre file torrent in streaming:
1) Tribler: questo è forse il migliore tra tutti i software di questo tipo. Ha da poco rinnovato la grafica ed è molto facile da utilizzare: dispone di un search box integrato e di un lettore audio/video interno e possiamo riprodurre, oltre che i file cercati, anche torrent esterni al programma, che troviamo sui vari motori di ricerca.
2) Ace Stream (ex Torrent Stream Magic Player): il software è una versione avanzata di VLC che permette di riprodurre in modo più ottimizzato i file in streaming. Esiste anche un plugin per Firefox con il quale è possibile avviare i contenuti direttamente dal browser. Ace Stream ha anche molte altre funzioni, tra cui riprodurre video da YouTube e condividere i nostri file in streaming, utilizzabili molto facilmente.
3) uTorrent: ormai la versione più recente del client BitTorrent più famoso offre la possibilità di vedere i film che si stanno scaricando in streaming anche se la qualità non ha ancora raggiunto standard efficienti, quindi varia da file a file e ci si deve accontentare.
Riuscendo a visualizzare o ascoltare i vari file torrent possiamo sia riprodurli senza scaricarli sia visualizzarli prima del download così da scaricare solo i file che sono almeno in qualità accettabile.
Questi software consentono di risparmiare un bel po' di tempo e sopratutto consentono di andare a colpo sicuro per i download meno popolari.
Vediamo quindi tre dei migliori programmi per riprodurre file torrent in streaming:
1) Tribler: questo è forse il migliore tra tutti i software di questo tipo. Ha da poco rinnovato la grafica ed è molto facile da utilizzare: dispone di un search box integrato e di un lettore audio/video interno e possiamo riprodurre, oltre che i file cercati, anche torrent esterni al programma, che troviamo sui vari motori di ricerca.
2) Ace Stream (ex Torrent Stream Magic Player): il software è una versione avanzata di VLC che permette di riprodurre in modo più ottimizzato i file in streaming. Esiste anche un plugin per Firefox con il quale è possibile avviare i contenuti direttamente dal browser. Ace Stream ha anche molte altre funzioni, tra cui riprodurre video da YouTube e condividere i nostri file in streaming, utilizzabili molto facilmente.
3) uTorrent: ormai la versione più recente del client BitTorrent più famoso offre la possibilità di vedere i film che si stanno scaricando in streaming anche se la qualità non ha ancora raggiunto standard efficienti, quindi varia da file a file e ci si deve accontentare.
Come scaricare musica gratis da Spotify in mp3: guida al download con PC e Mac
Con Spotify, anche usando la versione Premium (a pagamento), non è possibile scaricare in modo diretto una canzone, per poi ascoltarla con il nostro player preferito.
Il servizio di streaming musicale è uno dei migliori e la versione gratuita permette di ascoltare migliaia di canzoni senza nemmeno spendere un euro. La versione a pagamento invece per pochi euro al mese permette di scaricare una canzone per poi ascoltarla anche offline, ma sempre tramite Spotify.
Questo limite è davvero una cosa fastidiosa perchè non possiamo ascoltare le canzoni che abbiamo "scaricato" con i player che preferiamo, anche esterni al computer, come ad esempio i lettori musicali tradizionali.
Per bypassare questo "problema" ci viene in aiuto Spotydl, un particolare software in grado di effettuare il download del file mp3 che vogliamo, completo di Tag ID3 e di copertine, e senza neanche effettuare il pagamento per la versione Premium.
Per prima cosa installiamo la versione gratuita di Spotify ed effettuiamo tutte le operazioni preliminari per ascoltare una canzone.
Ora installiamo Spotydl, il quale è disponibile a questo link, diviso per i vari sistemi operativi. Il programma viene spesso rimosso dai vari server dove è caricato, quindi nel caso non dovesse essere disponibile a quel link ed è la prima volta che lo installiamo seguiamo la pagina Facebook ufficiale di Spotydl per trovare un link valido.
Torniamo a Spotify per creare una playlist di canzoni preferite (che vogliamo scaricare) cliccando sul nome del brano con il tasto destro e selezionando Aggiungi a... seguito dal nome della playlist.
Finito di organizzare la nostre canzoni preferite, apriamo Spotydl e trasciniamo al suo interno la playlist appena creata con Spotify e premiamo Download, così da scaricare tutte le canzoni sul nostro computer.
Nel caso in cui qualche canzone viene segnalata come "Not popular enough", e quindi non viene scaricata, modifichiamo l'opzione Mode impostandola su Record (al posto di Download). A questo punto andiamo sul brano in questione e con il tasto destro facciamo click su "Record Song"; in questo modo la canzone mentre viene riprodotta da Spotify viene registrata da Spotydl ed il risultato sarà lo stesso.
Scopriamo ora come portare la nostra musica ovunque, con Dropbox, seguendo questa guida, e anche tutti gli altri metodi per scaricare musica gratis.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica da Spotify. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Il servizio di streaming musicale è uno dei migliori e la versione gratuita permette di ascoltare migliaia di canzoni senza nemmeno spendere un euro. La versione a pagamento invece per pochi euro al mese permette di scaricare una canzone per poi ascoltarla anche offline, ma sempre tramite Spotify.
Questo limite è davvero una cosa fastidiosa perchè non possiamo ascoltare le canzoni che abbiamo "scaricato" con i player che preferiamo, anche esterni al computer, come ad esempio i lettori musicali tradizionali.
Per bypassare questo "problema" ci viene in aiuto Spotydl, un particolare software in grado di effettuare il download del file mp3 che vogliamo, completo di Tag ID3 e di copertine, e senza neanche effettuare il pagamento per la versione Premium.
Per prima cosa installiamo la versione gratuita di Spotify ed effettuiamo tutte le operazioni preliminari per ascoltare una canzone.
Ora installiamo Spotydl, il quale è disponibile a questo link, diviso per i vari sistemi operativi. Il programma viene spesso rimosso dai vari server dove è caricato, quindi nel caso non dovesse essere disponibile a quel link ed è la prima volta che lo installiamo seguiamo la pagina Facebook ufficiale di Spotydl per trovare un link valido.
Torniamo a Spotify per creare una playlist di canzoni preferite (che vogliamo scaricare) cliccando sul nome del brano con il tasto destro e selezionando Aggiungi a... seguito dal nome della playlist.
Finito di organizzare la nostre canzoni preferite, apriamo Spotydl e trasciniamo al suo interno la playlist appena creata con Spotify e premiamo Download, così da scaricare tutte le canzoni sul nostro computer.
Nel caso in cui qualche canzone viene segnalata come "Not popular enough", e quindi non viene scaricata, modifichiamo l'opzione Mode impostandola su Record (al posto di Download). A questo punto andiamo sul brano in questione e con il tasto destro facciamo click su "Record Song"; in questo modo la canzone mentre viene riprodotta da Spotify viene registrata da Spotydl ed il risultato sarà lo stesso.
Scopriamo ora come portare la nostra musica ovunque, con Dropbox, seguendo questa guida, e anche tutti gli altri metodi per scaricare musica gratis.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica da Spotify. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Come scaricare Musica e Video da YouTube (online e senza programmi)
Clipconverter.cc invece è uno dei più completi ed efficienti servizi online che permette di fare entrambe le cose in qualità molto alta, e sia per la musica che per i video permette di effettuare una conversione automatica, prima del salvataggio, scegliendo tra i formati disponibili.
Per scaricare video o musica da YouTube seguiamo questi semplici passaggi per arrivare al download del file che ci interessa:
1. Per prima cosa andiamo su YouTube e scegliamo la canzone o il video che ci interessa e copiamo il link.
2. Successivamente raggiungiamo il sito Clipconverter.cc e incolliamo l'URL (appena copiato) all'interno del box "Media URL", e clicchiamo su Continua.
3a. Ora compariranno i vari formati video disponibili e se non vogliamo nessuna conversione basta selezionare il formato che vogliamo e cliccare su Download e poi su Inizia.
3b. Se invece vogliamo scaricare solo la musica, quindi la canzone, selezioniamo uno dei formati audio disponibili per la conversione (solitamente MP3) e clicchiamo su Inizia.
4. Ora il sito è pronto per farci scaricare il file che abbiamo chiesto e stando attenti a togliere la spunta da "Download with ClipConverter accelerator and get recommendation offers" clicchiamo su Download e aspettiamo che lo scaricamento si completo.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica e video da YouTube. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Come scaricare Musica gratis velocemente - Scaricare con Songr, da YouTube o senza programmi
Sicuramente ci sono molti metodi e programmi per scaricare musica gratis da Internet, ma il migliore è certamente quello che con pochi click e in qualche minuto ci permette di avere la canzone giusta, pronta da ascoltare.
Se non vogliamo avere problemi ma vogliamo un metodo sicuro che duri nel tempo e che sia molto veloce, dobbiamo affidarci a Songr.
Songr è il programma più efficace per scaricare musica gratis. I suoi punti di forza sono la grafica minimale e la rapidità nei download. Trova qualsiasi canzone ed è possibile anche ascoltarla prima di effettuare il download vero e proprio.
Le canzoni disponibili sono tutte nel formato mp3 ed è possibile scegliere in quale qualità scaricare la canzone (fino a 320 kbps). Dimentichiamo la lentezza del vecchio eMule, qui non ci sono code e in 20 secondi la canzone sarà scaricata al 100% senza nessun intoppo.
Per poter scaricare Songr basta accedere a questa pagina e scegliere la versione che vogliamo scaricare. Per il momento è ancora disponibile la versione 1 (la più minimale) ma è possibile passare anche alla versione 2 (con qualche contenuto in più).
Una volta scaricato ci vogliono pochi minuti per completare l'installazione (stiamo attenti a non installare altri software, declinando l'installazione di ogni altro programma). Quando poi andiamo ad aprire Songr non ci sarà bisogno di effettuare alcun settaggio, ad eccezione (qualora volessimo cambiarla) della cartella di destinazione dei download (File> Impostazioni> Scheda Download).
Per scaricare dobbiamo cercare autore e titolo della canzone (ma anche solo uno dei due) nel search box posto in alto a destra e cliccare sulla lente per cercare. Verranno mostrati i risultati e possiamo scegliere quale mp3 scaricare, magari ascoltandolo anche prima. Completato il download avremo la nostra canzone nella cartella predefinita e potremo ascoltarla, spostarla e copiarla liberamente.
Nel raro caso che non dovessimo trovare la canzone che ci serve possiamo utilizzare una funzione aggiuntiva di Songr: scaricare da YouTube.
Se la canzone è disponibile su YouTube, o è una canzone "rara" che abbiamo trovato solo su YouTube, possiamo copiare il link del video e incollarlo nel search box di Songr. A questo punto si aprirà una finestra di salvataggio che ci chiederà se vogliamo scaricare l'intero video oppure solo la canzone; se vogliamo l'mp3 selezioniamo nella tendina del formato ".mp3" e salviamo.
Se invece non vogliamo scaricare nessun programma possiamo affidarci a Google e praticamente il lavoro che fa Songr automaticamente lo dobbiamo fare a mano.
Bisogna cercare utilizzando le parole chiave "download" oppure "mp3" o anche "download mp3" seguito da autore e titolo della canzone che cerchiamo. Ora cercando nei vari risultati dobbiamo trovare attraverso i siti, molto spesso dei motori di ricerca di file mp3, la canzone che ci interessa, anche se solitamente la qualità non è molto alta. I più famosi siti di music sharing sono Dilandau, emp3world e Tinysong.
Se però vogliamo scaricare album interi è un po' complicato, perchè dovremmo scaricare un brano alla volta. Per ovviare al problema possiamo utilizzare µTorrent, molto più veloce e soprattutto permette di scaricare l'intero album in un unico pacchetto.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica da Internet. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Se non vogliamo avere problemi ma vogliamo un metodo sicuro che duri nel tempo e che sia molto veloce, dobbiamo affidarci a Songr.
Songr è il programma più efficace per scaricare musica gratis. I suoi punti di forza sono la grafica minimale e la rapidità nei download. Trova qualsiasi canzone ed è possibile anche ascoltarla prima di effettuare il download vero e proprio.
Le canzoni disponibili sono tutte nel formato mp3 ed è possibile scegliere in quale qualità scaricare la canzone (fino a 320 kbps). Dimentichiamo la lentezza del vecchio eMule, qui non ci sono code e in 20 secondi la canzone sarà scaricata al 100% senza nessun intoppo.
Per poter scaricare Songr basta accedere a questa pagina e scegliere la versione che vogliamo scaricare. Per il momento è ancora disponibile la versione 1 (la più minimale) ma è possibile passare anche alla versione 2 (con qualche contenuto in più).
Una volta scaricato ci vogliono pochi minuti per completare l'installazione (stiamo attenti a non installare altri software, declinando l'installazione di ogni altro programma). Quando poi andiamo ad aprire Songr non ci sarà bisogno di effettuare alcun settaggio, ad eccezione (qualora volessimo cambiarla) della cartella di destinazione dei download (File> Impostazioni> Scheda Download).
Per scaricare dobbiamo cercare autore e titolo della canzone (ma anche solo uno dei due) nel search box posto in alto a destra e cliccare sulla lente per cercare. Verranno mostrati i risultati e possiamo scegliere quale mp3 scaricare, magari ascoltandolo anche prima. Completato il download avremo la nostra canzone nella cartella predefinita e potremo ascoltarla, spostarla e copiarla liberamente.
Se la canzone è disponibile su YouTube, o è una canzone "rara" che abbiamo trovato solo su YouTube, possiamo copiare il link del video e incollarlo nel search box di Songr. A questo punto si aprirà una finestra di salvataggio che ci chiederà se vogliamo scaricare l'intero video oppure solo la canzone; se vogliamo l'mp3 selezioniamo nella tendina del formato ".mp3" e salviamo.
Se invece non vogliamo scaricare nessun programma possiamo affidarci a Google e praticamente il lavoro che fa Songr automaticamente lo dobbiamo fare a mano.
Bisogna cercare utilizzando le parole chiave "download" oppure "mp3" o anche "download mp3" seguito da autore e titolo della canzone che cerchiamo. Ora cercando nei vari risultati dobbiamo trovare attraverso i siti, molto spesso dei motori di ricerca di file mp3, la canzone che ci interessa, anche se solitamente la qualità non è molto alta. I più famosi siti di music sharing sono Dilandau, emp3world e Tinysong.
Se però vogliamo scaricare album interi è un po' complicato, perchè dovremmo scaricare un brano alla volta. Per ovviare al problema possiamo utilizzare µTorrent, molto più veloce e soprattutto permette di scaricare l'intero album in un unico pacchetto.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica da Internet. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Come scaricare musica gratis su iPhone e iPad
Non esiste un vero e proprio "trucco" per scaricare musica gratis su iPhone, ma esistono piuttosto dei piccoli consigli per riuscire a scaricare le app che lo permettono senza inciampare in falsi o in servizi scadenti.
Per riuscire a scaricare la musica direttamente dal nostro iPhone, per prima cosa dobbiamo aprire l'App Store e digitare ad esempio "scaricare mp3 gratis", "download mp3 gratis", "download mp3 free", "scarica musica gratis", ecc. e scegliere l'applicazione che nei commenti si mostra più performante e soprattutto che sia in grado di rispettare le nostre esigenze. Ci sono molte app che permettono di scaricare musica tramite YouTube e moltissime altre che fanno da sé.
Alcune potrebbero essere chiuse o smettere di funzionare e quindi saremo costretti a cambiarle, comunque tra le più famose troviamo: iDownload PLUS Free e GTunes Music, ma ne esistono veramente tantissime.
Se invece abbiamo l'iPhone sbloccato (Jailbreak) possiamo cercare numerose app che sono invece bannate nel normale app store di Apple, seguendo gli stessi suggerimenti e le stesse parole chiave.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica con l'iPhone. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Per riuscire a scaricare la musica direttamente dal nostro iPhone, per prima cosa dobbiamo aprire l'App Store e digitare ad esempio "scaricare mp3 gratis", "download mp3 gratis", "download mp3 free", "scarica musica gratis", ecc. e scegliere l'applicazione che nei commenti si mostra più performante e soprattutto che sia in grado di rispettare le nostre esigenze. Ci sono molte app che permettono di scaricare musica tramite YouTube e moltissime altre che fanno da sé.
Alcune potrebbero essere chiuse o smettere di funzionare e quindi saremo costretti a cambiarle, comunque tra le più famose troviamo: iDownload PLUS Free e GTunes Music, ma ne esistono veramente tantissime.
Se invece abbiamo l'iPhone sbloccato (Jailbreak) possiamo cercare numerose app che sono invece bannate nel normale app store di Apple, seguendo gli stessi suggerimenti e le stesse parole chiave.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica con l'iPhone. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Come scaricare video e musica da YouTube con Android e TubeMate (app)
Solitamente per scaricare video o musica utilizziamo il computer, e una volta organizzati li trasferiamo sul nostro smartphone per poterli vedere o ascoltare mentre siamo in viaggio o semplicemente fuori casa.
Però sarebbe più comodo fare tutto questo direttamente dal proprio smartphone Android, così da avere tutti gli strumenti senza dover scomodare computer, programmi, cavetti, o altro.
L'app che ci viene in aiuto si chiama TubeMate e naturalmente non è presente nel normale Google Play Store ma dobbiamo scaricare il file d'installazione apk dal sito ufficiale (anche da smartphone).
Una volta installato sul nostro smartphone, TubeMate emulerà in qualche modo il funzionamento di YouTube con l'interessante funzione che ci permetterà di effettuare i download (per installarlo potrebbe essere necessario rimuovere le protezioni da impostazioni applicazioni e settare "Origini sconosciute").
Per scaricare clicchiamo sulla freccia verde e scegliamo il formato che preferiamo (un formato video per scaricare l'intero video o un formato audio per scaricare solo la canzone). Cliccando poi su "download" inizierà lo scaricamento del file che abbiamo scelto.
Una volta terminato il download potremo trovare il nostro video o la nostra canzone salvata sul nostro smartphone, ma in alcuni casi il file potrebbe non essere riprodotto come dovrebbe, basterà provare a riscaricarlo oppure cambiare video.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente video e musica da YouTube con TubeMate. Questa app potrebbe essere utilizzata per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Però sarebbe più comodo fare tutto questo direttamente dal proprio smartphone Android, così da avere tutti gli strumenti senza dover scomodare computer, programmi, cavetti, o altro.
L'app che ci viene in aiuto si chiama TubeMate e naturalmente non è presente nel normale Google Play Store ma dobbiamo scaricare il file d'installazione apk dal sito ufficiale (anche da smartphone).
Una volta installato sul nostro smartphone, TubeMate emulerà in qualche modo il funzionamento di YouTube con l'interessante funzione che ci permetterà di effettuare i download (per installarlo potrebbe essere necessario rimuovere le protezioni da impostazioni applicazioni e settare "Origini sconosciute").
Per scaricare clicchiamo sulla freccia verde e scegliamo il formato che preferiamo (un formato video per scaricare l'intero video o un formato audio per scaricare solo la canzone). Cliccando poi su "download" inizierà lo scaricamento del file che abbiamo scelto.
Una volta terminato il download potremo trovare il nostro video o la nostra canzone salvata sul nostro smartphone, ma in alcuni casi il file potrebbe non essere riprodotto come dovrebbe, basterà provare a riscaricarlo oppure cambiare video.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente video e musica da YouTube con TubeMate. Questa app potrebbe essere utilizzata per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Baboom sta per arrivare, il Megabox di Kim Dotcom sfornerà musica gratuitamente
Quello che ci siamo abituati a conoscere come Megabox, ovvero la nuova creatura di Kim Dotcom che doveva inizialmente prendere il posto di Megavideo, si chiamerà Baboom e sarà una via di mezzo tra Spotify e iTunes.
Dopo aver lanciato MEGA, Kim Dotcom è già pronto a rivoluzionare il mondo della musica e forse anche ben altro.
L'arrivo di Baboom con tutte le funzionalità è previsto per fine 2014, ma se si raggiunge la pagina di Baboom.com si può ora visualizzare una demo, la quale comprende solo la pagina ufficiale di Kim Dotcom che presenta il suo album.
Baboom potrà essere utilizzato anche in modo gratuito, nel caso non si volesse spendere nemmeno un centesimo, e in questo caso con un po' di pubblicità si potranno ottenere i contenuti gratuitamente.
Per ora sono solo poche informazioni ma il servizio sembra promettere bene, soprattutto perchè la musica sembra poter essere comprata legalmente in modo gratuito.
Nelle prossime settimane non mancheranno ulteriori news.
Dopo aver lanciato MEGA, Kim Dotcom è già pronto a rivoluzionare il mondo della musica e forse anche ben altro.
L'arrivo di Baboom con tutte le funzionalità è previsto per fine 2014, ma se si raggiunge la pagina di Baboom.com si può ora visualizzare una demo, la quale comprende solo la pagina ufficiale di Kim Dotcom che presenta il suo album.
Baboom potrà essere utilizzato anche in modo gratuito, nel caso non si volesse spendere nemmeno un centesimo, e in questo caso con un po' di pubblicità si potranno ottenere i contenuti gratuitamente.
Per ora sono solo poche informazioni ma il servizio sembra promettere bene, soprattutto perchè la musica sembra poter essere comprata legalmente in modo gratuito.
Nelle prossime settimane non mancheranno ulteriori news.
Spotify Free: rimosso il limite di ascolto di 10 ore
Spotify, per chi ancora non lo conoscesse, è un servizio musicale che offre lo streaming on demand di canzoni e brani musicali, previa registrazione.
Esistono due versioni, quella Free (gratuita) e quella Premium (a 9,99€ al mese). La differenza tra le due soluzioni è che nella Free si possono ascoltare le canzoni gratuitamente, grazie alla pubblicità, in modo totalmente legale. Con quella Premium i brani possono anche essere scaricati e ascoltati offline, senza vincoli pubblicitari.
In origine con la versione gratuita c'era un limite di ascolto di 10 ore al mese (2 ore e mezza a settimana) ma, stando al blog ufficiale di Spotify, questo limite il 15 gennaio è stato eliminato, quindi è tutt'ora possibile ascoltare musica per tutto il tempo che si vuole.
Questa mossa lascia intuire che Spotify sta navigando davvero in buone acque, riuscendo a resistere al "piccolo" rivale Rdio, e soprattutto al big Apple iTunes.
Il servizio offre moltissimi generi e raccoglie i brani dei migliori cantanti internazionali. La versione gratuita è già sufficiente per chi vuole ascoltare un po' di musica, ma la versione Premium, non così costosa, è una valida alternativa ai servizi molto più noti.
Esistono due versioni, quella Free (gratuita) e quella Premium (a 9,99€ al mese). La differenza tra le due soluzioni è che nella Free si possono ascoltare le canzoni gratuitamente, grazie alla pubblicità, in modo totalmente legale. Con quella Premium i brani possono anche essere scaricati e ascoltati offline, senza vincoli pubblicitari.
In origine con la versione gratuita c'era un limite di ascolto di 10 ore al mese (2 ore e mezza a settimana) ma, stando al blog ufficiale di Spotify, questo limite il 15 gennaio è stato eliminato, quindi è tutt'ora possibile ascoltare musica per tutto il tempo che si vuole.
Questa mossa lascia intuire che Spotify sta navigando davvero in buone acque, riuscendo a resistere al "piccolo" rivale Rdio, e soprattutto al big Apple iTunes.
Il servizio offre moltissimi generi e raccoglie i brani dei migliori cantanti internazionali. La versione gratuita è già sufficiente per chi vuole ascoltare un po' di musica, ma la versione Premium, non così costosa, è una valida alternativa ai servizi molto più noti.
Trucchi e segreti di YouTube: 3 link nascosti e la guida per vedere i video bloccati
YouTube raccoglie milioni e milioni di video ed è utilizzato da miliardi di utenti. Non tutti sanno però che ci sono vari trucchi o segreti che sono utilizzabili agendo solamente sull'indirizzo di base e con soli pochi click.
1. www.youtube.com/tv: il primo riguarda la modalità TV, non è molto conosciuta ma è molto utile se ad esempio colleghiamo il computer alla televisione di casa, così da ottenere una YouTube TV. Praticamente è una versione modificata del normale YouTube, con la grafica ottimizzata per le televisioni. Per utilizzare la modalità TV basta aggiungere al normale indirizzo /tv.
2. www.youtube.com/live: questo link invece permette di raggiungere la zona dei video in diretta, ovvero gli eventi trasmessi in streaming dal vivo e live, con varie categorie come sport, news, music, gaming e tanto altro. Basta aggiungere /live all'indirizzo.
3. www.youtube.com/disco: in questa sezione abbiamo a disposizione un DJ su misura per noi, infatti basterà inserire il nome dell'artista o di un brano per farci creare una playlist ad hoc da ascoltare tramite YouTube. Per utilizzarlo aggiungiamo /disco.
4. Il quarto trick è un piccolo trucco per vedere i video bloccati, ad esempio quelli che richiedono l'accesso per identificare l'età oppure quelli bloccati nel proprio Paese. Per sbloccarli basterà aggiungere all'indirizzo completo le lettere nsfw, raggiungendo così un indirizzo simile a www.nsfwyoutube.com/watch?v=[...].
1. www.youtube.com/tv: il primo riguarda la modalità TV, non è molto conosciuta ma è molto utile se ad esempio colleghiamo il computer alla televisione di casa, così da ottenere una YouTube TV. Praticamente è una versione modificata del normale YouTube, con la grafica ottimizzata per le televisioni. Per utilizzare la modalità TV basta aggiungere al normale indirizzo /tv.
2. www.youtube.com/live: questo link invece permette di raggiungere la zona dei video in diretta, ovvero gli eventi trasmessi in streaming dal vivo e live, con varie categorie come sport, news, music, gaming e tanto altro. Basta aggiungere /live all'indirizzo.
3. www.youtube.com/disco: in questa sezione abbiamo a disposizione un DJ su misura per noi, infatti basterà inserire il nome dell'artista o di un brano per farci creare una playlist ad hoc da ascoltare tramite YouTube. Per utilizzarlo aggiungiamo /disco.
4. Il quarto trick è un piccolo trucco per vedere i video bloccati, ad esempio quelli che richiedono l'accesso per identificare l'età oppure quelli bloccati nel proprio Paese. Per sbloccarli basterà aggiungere all'indirizzo completo le lettere nsfw, raggiungendo così un indirizzo simile a www.nsfwyoutube.com/watch?v=[...].
Winamp chiude, ma Microsoft vuole prendersi tutto
Winamp sta per chiudere, ma con una mossa strategica Microsoft potrebbe accaparrarsi tutto. Winamp cesserà di esistere il 20 dicembre, dopo più di 15 anni di servizio.
La versione 5.66 sarà quindi l'ultima versione in assoluto, e gli sviluppatori raccomandano agli utenti di scaricarla prima che il sito chiuda per sempre.
La fine di Winamp sembra essere stata scolpita con l'acquisizione da parte di AOL, dopo la quale infatti non ci sono state più molte novità, o perlomeno novità significative.
Nelle contrattazioni tra Microsoft e AOL sembrerebbe esserci anche Shoutcast, un servizio di streaming media sviluppato da Nullsoft (come Winamp), anche se per il momento non c'è ancora niente di sicuro, sono ancora solo voci di corridoio. Il prezzo rimane ancora da definire, ma, dato che il team di Winamp stava per chiudere tutto, l'offerta di Microsoft sarà abbastanza bassa e AOL sicuramente la accetterà piuttosto che perdere tutto, accettando di guadagnarci almeno qualcosina, con un profitto che potrebbe aggirarsi sui 250 mila dollari al massimo.
Microsoft potrebbe aver deciso di acquisire Winamp per completare il pacchetto Xbox Music, attualmente disponibile sulle piattaforme con Windows 8 (compreso Windows Phone), iOS e Android, dove offre streaming gratuito tramite pubblicità, aggiungendo anche il supporto di Shoutcast.
L'unica cosa sicura per il momento è che Winamp chiuderà il 20 dicembre, salvo un eventuale conferma delle voci che circolano sulla possibile acquisizione da parte di Microsoft.
Aggiornamento 15/01/2014: Incredibilmente Radionomy, azienda belga proprietaria dell’omonimo servizio di radio online, ha ufficializzato l'acquisizione di Winamp e di Shoutcast per una cifra che si aggira ai 5 milioni di dollari (tra contanti e azioni). Winamp quindi continuerà ad essere supportato.
La versione 5.66 sarà quindi l'ultima versione in assoluto, e gli sviluppatori raccomandano agli utenti di scaricarla prima che il sito chiuda per sempre.
La fine di Winamp sembra essere stata scolpita con l'acquisizione da parte di AOL, dopo la quale infatti non ci sono state più molte novità, o perlomeno novità significative.
Nelle contrattazioni tra Microsoft e AOL sembrerebbe esserci anche Shoutcast, un servizio di streaming media sviluppato da Nullsoft (come Winamp), anche se per il momento non c'è ancora niente di sicuro, sono ancora solo voci di corridoio. Il prezzo rimane ancora da definire, ma, dato che il team di Winamp stava per chiudere tutto, l'offerta di Microsoft sarà abbastanza bassa e AOL sicuramente la accetterà piuttosto che perdere tutto, accettando di guadagnarci almeno qualcosina, con un profitto che potrebbe aggirarsi sui 250 mila dollari al massimo.
Microsoft potrebbe aver deciso di acquisire Winamp per completare il pacchetto Xbox Music, attualmente disponibile sulle piattaforme con Windows 8 (compreso Windows Phone), iOS e Android, dove offre streaming gratuito tramite pubblicità, aggiungendo anche il supporto di Shoutcast.
L'unica cosa sicura per il momento è che Winamp chiuderà il 20 dicembre, salvo un eventuale conferma delle voci che circolano sulla possibile acquisizione da parte di Microsoft.
Aggiornamento 15/01/2014: Incredibilmente Radionomy, azienda belga proprietaria dell’omonimo servizio di radio online, ha ufficializzato l'acquisizione di Winamp e di Shoutcast per una cifra che si aggira ai 5 milioni di dollari (tra contanti e azioni). Winamp quindi continuerà ad essere supportato.
Ascoltare radio online - Su Italia.FM troviamo le migliori radio italiane
Per chi ama ascoltare la radio anche mentre usa il computer esiste un pratico sito dal sapore italiano che raccoglie tutte le migliori radio made in Italy.
Il sito è molto facile da ricordare, grazie anche al suffisso fm, e prende il semplice nome di Italia.FM. Il sito racchiude in un'unica pagina web le migliori stazioni radiofoniche italiane, le quali si possono ascoltare tramite il player incorporato nella pagina, anche se la maggior parte necessita del plugin di Windows Media per i browser (scaricabile gratuitamente e molto rapidamente).
Tra le stazioni disponibili troviamo: Radio 105, i canali Rai, RMC, Radio 24, Deejay, Disco Radio, Radio Italia, R101, M20 e tante altre.
Naturalmente non offre tutte le personalizzazioni che siamo abituati a vedere con servizi come Spotify o altri, ma rimane solo la cara vecchia radio. Un sito semplice, da aggiungere ai nostri preferiti.
Tra le stazioni disponibili troviamo: Radio 105, i canali Rai, RMC, Radio 24, Deejay, Disco Radio, Radio Italia, R101, M20 e tante altre.
Naturalmente non offre tutte le personalizzazioni che siamo abituati a vedere con servizi come Spotify o altri, ma rimane solo la cara vecchia radio. Un sito semplice, da aggiungere ai nostri preferiti.
VEVO sbarca in Italia: oltre 50 mila video musicali ufficiali disponibili
VEVO, la piattaforma musicale che fino ad ora ha contribuito alla maggior parte dei video su YouTube, è stato reso disponibile anche in Italia.
In precedenza si poteva per così dire accedere a VEVO solo in modo virtuale, ovvero tramite YouTube, e si potevano comunque vedere i video musicali tranquillamente, anche se il sito ufficiale non era disponibile per il nostro Paese.
Ora però il portale, disponibile a questo indirizzo www.vevo.com, è stato aperto anche in Italia ed è possibile raggiungerlo per vedere oltre 50 mila video musicali che arrivano da tutto il mondo. Navigare nel sito è molto semplice e intuitivo, grazie ad una grafica minimale e molto simile per certi aspetti a YouTube. Oltre alla versione desktop del portale, gli utenti possono aprire VEVO anche dai dispositivi mobili, come iPhone e iPad, ma anche dai dispostivi Android e Xbox 360.
Dunque VEVO è arrivato finalmente anche in Italia ed è veramente disponibile per qualsiasi piattaforma. Ora trovare video musicali ufficiali non sarà più un problema dato che sul sito ci sono solamente quelli, senza remix o video di bassa qualità o ancora video con lyrics.
In precedenza si poteva per così dire accedere a VEVO solo in modo virtuale, ovvero tramite YouTube, e si potevano comunque vedere i video musicali tranquillamente, anche se il sito ufficiale non era disponibile per il nostro Paese.
Ora però il portale, disponibile a questo indirizzo www.vevo.com, è stato aperto anche in Italia ed è possibile raggiungerlo per vedere oltre 50 mila video musicali che arrivano da tutto il mondo. Navigare nel sito è molto semplice e intuitivo, grazie ad una grafica minimale e molto simile per certi aspetti a YouTube. Oltre alla versione desktop del portale, gli utenti possono aprire VEVO anche dai dispositivi mobili, come iPhone e iPad, ma anche dai dispostivi Android e Xbox 360.
Dunque VEVO è arrivato finalmente anche in Italia ed è veramente disponibile per qualsiasi piattaforma. Ora trovare video musicali ufficiali non sarà più un problema dato che sul sito ci sono solamente quelli, senza remix o video di bassa qualità o ancora video con lyrics.
Google Music sbarca anche in Italia: tra i pro la possibilità di storage per 20 mila canzoni
Google Music è arrivato anche in Italia ed è ora disponibile per tutte le piattaforme che supportano il sistema operativo Android o che possono accedere a Google Play.
Il servizio entra da subito in competizione con l'iTunes Music Store ma con una marcia in più. Gli esperti del mondo Apple sapranno sicuramente che tramite iTunes è possibile oltre che scaricare musica anche caricare canzoni che già si hanno, per poi essere ascoltate in streaming ovunque. Quest'ultima funzione è compresa però in iTunes Match che è a pagamento. Invece con Google Music è possibile caricare gratuitamente fino a 20 mila brani e se vengono riconosciute dal sistema, e sono già presenti nei server, non c'è neanche bisogno di effettuare l'upload completo.
Inoltre il servizio si incorpora perfettamente con il mondo Google+, dato che è possibile condividere addirittura interi album, i quali potranno essere anche ascoltati per una volta dai nostri amici, per poi magari decidere di acquistarli.
Oltre che in Italia, Google Play Music è stato reso disponibile anche in Germania, nel Regno Unito e in Francia dove, a differenza del nostro Paese, insieme al nuovo servizio, Google ha lanciato anche Play Movies, la sezione dedicata ai servizi di intrattenimento della TV online. L'Italia per il momento deve aspettare ancora.
VEVO vuole abbandonare YouTube: migliaia di video musicali a rischio
VEVO è la piattaforma che si occupa di distribuire i video musicali su YouTube delle maggiori case discografiche: Sony Music Entertainment, Universal Music Group, Abu Dhabi Media ed EMI.
Il contratto stabilito con Google sta per scadere e il CEO di SME, Doug Morris, non ha tenuto nascosta la possibilità di non rinnovare il contratto a causa dei tagli dei guadagni decisi da Google.
La VEVO Inc. detiene i diritti dei videoclip di oltre 10.000 musicisti tra cui: Rihanna, LMFAO, Nelly Furtado, Lady Gaga, Emma Marrone, Fabri Fibra, e tutti i migliori cantanti che conosciamo, ormai quasi tutti.
Il servizio non è disponibile in Italia ma sicuramente quasi tutti voi sarete già entrati nel portale su YouTube dato che un qualsiasi video musicale è marchiato dai diritti VEVO. Quindi se YouTube dovesse perdere questo grandissimo partner le visualizzazioni sul sito di streaming di Google calerebbero vertiginosamente, dato che la maggior parte degli utenti "ascolta" musica tramite YouTube e ha generato solo nel mese di maggio più di 600 milioni di visualizzazioni.
Il contratto stabilito con Google sta per scadere e il CEO di SME, Doug Morris, non ha tenuto nascosta la possibilità di non rinnovare il contratto a causa dei tagli dei guadagni decisi da Google.
La VEVO Inc. detiene i diritti dei videoclip di oltre 10.000 musicisti tra cui: Rihanna, LMFAO, Nelly Furtado, Lady Gaga, Emma Marrone, Fabri Fibra, e tutti i migliori cantanti che conosciamo, ormai quasi tutti.
Il servizio non è disponibile in Italia ma sicuramente quasi tutti voi sarete già entrati nel portale su YouTube dato che un qualsiasi video musicale è marchiato dai diritti VEVO. Quindi se YouTube dovesse perdere questo grandissimo partner le visualizzazioni sul sito di streaming di Google calerebbero vertiginosamente, dato che la maggior parte degli utenti "ascolta" musica tramite YouTube e ha generato solo nel mese di maggio più di 600 milioni di visualizzazioni.
Kim Dotcom è tornato! Annunciato Megabox, la nuova piattaforma musicale
Kim Dotcom è tornato sulla cresta dell'onda e nonostante la sua situazione giudiziaria lo veda ancora agli arresti domiciliari non si è fatto prendere dal panico e ha combattuto la noia mettendosi all'opera per creare un nuovo sito dedicato alla musica.
La nuova creazione di Mister Megaupload si chiama Megabox.
Megabox è un servizio musicale in stile iTunes, grazie al quale gli artisti possono vendere i propri brani direttamente agli utenti, con la possibilità di ottenere introiti fino al 90% dei ricavi, mentre il restante 10% andrà nelle tasche di Kim Dotcom. Il progetto era già stato annunciato sul suo account Twitter e non si escludono ulteriori informazioni nel corso dei giorni.
Una cosa curiosa è stata la reazione di Steve Wozniak, che si è mostrato solidale con il fondatore di Megaupload e ha dichiarato: "Megabox rivoluzionerà l’industria della musica", e lo stesso Wozniak e andato anche a trovarlo nella sua residenza in Nuova Zelanda. Con un fan di questa portata Megabox non potrà essere che un grande successo, inoltre con questa mossa Mr. Dotcom segnerà un punto a suo favore che potrà aiutare i legali a farlo scagionare. Infatti con l'apertura di Megabox la società potrà dimostrare che aveva scopi legali, i quali l'hanno portata a collaborare per la distribuzione di brani musicali, andando ben oltre i contesti legati alla pirateria.
La nuova creazione di Mister Megaupload si chiama Megabox.
Megabox è un servizio musicale in stile iTunes, grazie al quale gli artisti possono vendere i propri brani direttamente agli utenti, con la possibilità di ottenere introiti fino al 90% dei ricavi, mentre il restante 10% andrà nelle tasche di Kim Dotcom. Il progetto era già stato annunciato sul suo account Twitter e non si escludono ulteriori informazioni nel corso dei giorni.
Una cosa curiosa è stata la reazione di Steve Wozniak, che si è mostrato solidale con il fondatore di Megaupload e ha dichiarato: "Megabox rivoluzionerà l’industria della musica", e lo stesso Wozniak e andato anche a trovarlo nella sua residenza in Nuova Zelanda. Con un fan di questa portata Megabox non potrà essere che un grande successo, inoltre con questa mossa Mr. Dotcom segnerà un punto a suo favore che potrà aiutare i legali a farlo scagionare. Infatti con l'apertura di Megabox la società potrà dimostrare che aveva scopi legali, i quali l'hanno portata a collaborare per la distribuzione di brani musicali, andando ben oltre i contesti legati alla pirateria.
Ascoltare musica in streaming con Hypegram
Se siete dei veri appassionati di musica di ogni genere non potete assolutamente farvi mancare questo programma, utilissimo per ascoltare moltissime canzoni che sono già presenti in rete.
Il programma in questione si chiama Hypegram ed è completamente legale poichè va alla ricerca dei contenuti audio presenti su internet e senza scaricarli permette di ascoltarli in streaming, quindi nessun file coperto da copyright entrerà a contatto con il nostro PC.
L'interfaccia è molto semplice da utilizzare e racchiude in se moltissimi tool per la ricerca, in maniera rapida ed efficace. Una volta aperto, il programma, si presenterà con una barra con tutti gli strumenti per trovare le canzoni che più ci interessano. Oltre al tasto per la ricerca (search) sono presenti altri bottoni con i quali è possibile trovare la musica più cercata (popular) e le canzoni più recenti (latest), e se siamo registrati anche le nostre canzoni preferite (loved) e i generi sottoscritti (subscribed). Il bottone Twitter invece identifica le canzoni più menzionate sul social network. La parte grafica però offre anche altri contenuti gradevoli per un ascolto più affascinante, infatti sulla destra verrà mostrata la copertina dell'album che contiene quella canzone e sarà possibile inserirla nei preferiti con un semplice click.
Hypegram è un software totalmente gratuito che necessita di una connessione internet per funzionare adeguatamente ed essendo ancora ad una versione beta non si escludono successivi aggiornamenti molto innovativi.
Hypegram è un software totalmente gratuito che necessita di una connessione internet per funzionare adeguatamente ed essendo ancora ad una versione beta non si escludono successivi aggiornamenti molto innovativi.
Anonymous lancia Anontune: la piattaforma musicale aperta a tutti
Anonymous in questi ultimi mesi è sempre stato al centro dell'attenzione di tutto il web. La novità più recente è l'apertura di un nuovo sito social che è in grado di raggruppare in sè vari contenuti musicali che si possono trovare su internet.
Il progetto si chiama Anontune ed è iniziato circa 6 anni fa. Il servizio ha cominciato a prender piede solo l'anno scorso ed oggi è stato finalmente reso pubblico. Era nato come un sito di incontro tra hacker che aveva l'obiettivo di abbattere le regole dell'industria musicale e discografica in generale.
Anontune in pratica è un motore di ricerca in grado di estrapolare dai molteplici siti di musica in streaming (compresi YouTube e MySpace) i contenuti audio e di riorganizzarli in playlist da poter essere riprodotte in modo più rapido.
Il servizio è disponibile al sito internet http://anontune.com/ ma per utilizzarlo è prevista una registrazione, gratuita.
Il progetto si chiama Anontune ed è iniziato circa 6 anni fa. Il servizio ha cominciato a prender piede solo l'anno scorso ed oggi è stato finalmente reso pubblico. Era nato come un sito di incontro tra hacker che aveva l'obiettivo di abbattere le regole dell'industria musicale e discografica in generale.
Anontune in pratica è un motore di ricerca in grado di estrapolare dai molteplici siti di musica in streaming (compresi YouTube e MySpace) i contenuti audio e di riorganizzarli in playlist da poter essere riprodotte in modo più rapido.
Il servizio è disponibile al sito internet http://anontune.com/ ma per utilizzarlo è prevista una registrazione, gratuita.