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Guardare Netflix sulla TV: 6 semplici modi
Che tu stia pensando di iscriverti a Netflix, o che tu sia il tipo di
persona che guarda già Netflix sul tuo laptop, è utile conoscere i vari modi
cui puoi usare per guardare Netflix sulla tua TV. Dopotutto, tutto è meglio su
uno schermo più grande.
Quindi, quali opzioni sono disponibili per
te? Diamo uno sguardo più da vicino su sei diversi modi per guardare Netflix
sulla tua TV.
1.
Utilizzare un'app Smart TV
Il mondo dei sistemi operativi per smart TV
è un po’ confuso. Da quando Firefox TV ha superato la sua fine nel 2016, ci
sono ancora quattro principali sistemi operativi in uso.
Sono: Tizen, WebOS, Android TV e Roku TV.
In quanto tale, non c'è un modo semplice
per spiegare come ottenere Netflix sulla tua smart TV. La buona notizia,
tuttavia, è che tutti e quattro sistemi operativi per smart TV offrono un'app
Netflix.
Alcuni televisori verranno anche con l'app
preinstallata e con un tasto di scelta rapida codificato sul telecomando.
Installa l'app se non la hai, quindi attiva
l'app e inserisci le credenziali di Netflix. Riuscirai a guardare i contenuti
in pochi secondi.
2.
Utilizza un Chromecast
Le app di TV intelligenti non sono sempre
la soluzione migliore. A seconda della qualità del televisore, l'app potrebbe
essere lenta e malfunzionante. Quindi, quali altre opzioni ci sono là fuori?
Se hai uno smartphone o un tablet, puoi
acquistare un dongle Chromecast e trasmettere Netflix direttamente dalla
versione mobile dell'app.
Per trasmettere da Netflix al tuo
Chromecast, apri l'app Netflix e tocca l'icona Cast nell'angolo in alto a
destra.
Vedrai un elenco di tutti i tuoi
dispositivi disponibili. Toccane uno per connettersi ad esso. Il processo di
connessione richiederà alcuni secondi per essere completato.
Nota: prima di acquistare un Chromecast,
controlla il manuale del tuo TV. Molti modelli più nuovi hanno la tecnologia
già integrata. Alcuni set-top box, come Nvidia Shield, lo offrono anche in modo
nativo.
3.
Usa Miracast
Miracast è stato pubblicizzato come
alternativa wireless ai cavi HDMI. Wi-Fi Alliance ha finalizzato la tecnologia
Miracast al CES 2013. Da allora, è diventato disponibile su tutte le macchine
Windows con 8.1 o versioni successive e su tutti i dispositivi Android.
Sul lato di ricevitore, i dispositivi Roku
e Amazon Fire Stick suppotano Miracast. Molte smart TV offrono anche la tecnologia
in modo nativo.
Per utilizzare Miracast su Android, vai su Impostazioni> Schermo> Schermo Cast
e tocca il nome del destinatario. Per usare Miracast su Windows, vai su Impostazioni> Schermo.
Miracast non è disponibile su dispositivi
Apple.
4.
Utilizzare un cavo HDMI
Certo, potresti provare a utilizzare un
cavo HDMI affidabile. È possibile acquistare un cavo HDMI a prezzo basso su
Amazon.
Sistemare il cavo HDMI è facile. Basta
collegare un'estremità alla TV e l'altra estremità al computer. Sul computer,
carica l'app Web Netflix e trova il contenuto che si desidera vedere. E sul
televisore, assicurati di aver selezionato il canale di input corretto.
Se sei fortunato, il tuo computer
riconoscerà la tua TV e si collegherà immediatamente. In caso contrario, il
passaggio successivo varierà a seconda del sistema operativo che stai
utilizzando.
-Per Windows, segui le istruzioni di seguito
passo-passo:
Fai clic con il tasto destro sul menu Start.
Nel menu a comparsa, seleziona Centro di mobilità.
Trova External
Display.
Clicca su Connetti Display.
Un menu apparirà dal lato destro dello
schermo, scegli Solo schermo secondario.
Lo schermo di Windows diventerà nero e sia
il video che l'audio verranno riprodotti sul televisore.
Nota: alcuni produttori potrebbero aver
incluso un tasto di scelta rapida per passare all'uscita HDMI.
-Per Mac:
Se possiedi un Mac, procedi come segue:
Apri il menu Apple.
Clicca su Preferenze di Sistema.
Scegli Monitor.
Tieni premuto il tasto Opzione.
Fai clic su Disposizione nell'angolo in basso a destra.
Se il computer non riesce ancora a
connettersi al televisore, si è verificato un problema con la porta HDMI del
televisore, la porta HDMI del Mac o il cavo HDMI stesso.
Nota: molti moderni laptop Apple non
includono una porta HDMI, quindi prima è necessario acquistare un adattatore.
Spero che riusciresti a guardare Netflix
sullo schermo della tua TV. Potresti notare che i bordi dello schermo sono
mancanti. Non preoccuparti, si chiama "Overscan" ed è un evento
comune. In genere, il problema deve essere risolto nelle impostazioni del
televisore piuttosto che nel sistema operativo.
5.
Usa Apple TV e Apple AirPlay
Non sorprende che Apple sia l'unica azienda
che non offre supporto via cavo Miracast, Chromecast o HDMI.
Invece, l'azienda desidera che tu possa
acquistare una Apple TV e installare la versione della piattaforma dell'app,
oppure utilizzare la sua tecnologia proprietaria AirPlay e lanciare la versione
dell'app Web di Netflix.
AirPlay funziona bene, ma dato il suo
status proprietario, il supporto per lo standard tra smart TV e set-top box è
gravemente carente.
6.
Scarica Netflix sul PC
Puoi trovare diversi
programmi che permettono di scaricare i video da Netflix sul PC. Appena fatto,
trasferisci i filmati sul una chiavetta USB da collegare alla TV. Non ti
dimenticare di convertire video in un formato supportato dal tuo modello di TV.
Per farlo, puoi usare Freemake Video Converter. Un altro modo è masterizzare
filmati da Netflix su DVD e guardarli su un lettore DVD collegato alla TV. Per saperne di più, guarda questo link.
Come guardi Netflix sulla tua TV?
In questo articolo, ti abbiamo presentato
cinque modi diversi per guardare Netflix sulla tua TV. La soluzione giusta per
te dipende dall'attrezzatura che possiedi e dai gadget che utilizzi.
Come risparmiare dati mobili con Android: consigli rapidi per consumare meno giga
Per consumare meno dati, con la connessione che abbiamo con il nostro smartphone, esistono alcuni accorgimenti che ci faranno risparmiare buona parte dei MB, o addirittura GB, che normalmente avremmo perso.
1. Usare connessioni Wi-Fi quando disponibili: il primo suggerimento, abbastanza banale, è quello di utilizzare connessioni Wireless. Quindi quando siamo a casa, in ufficio, o in luoghi in cui è disponibile una connessione Wi-Fi, colleghiamoci a quella.
Utilizziamo il Wi-Fi soprattutto se dobbiamo condividere file di grosse dimensioni o inviare tanti video o tante foto ad amici.
2. Impostare l'aggiornamento delle app solo tramite Wi-Fi: impostando l'aggiornamento delle applicazioni solo tramite connessione Wi-Fi eviteremo che i vari aggiornamenti partano con la connessione dati, così da non farci sprecare MB inutilmente. Andiamo quindi nelle impostazioni del Google Play Store e impostiamo l'aggiornamento solo con connessioni Wireless.
3. Attivare la funzione risparmio dati e utilizzare applicazioni "Lite": se disponibili, utilizziamo le versioni Lite delle applicazioni, e per le app che offrono la funzione risparmio dati, attiviamola.
Le applicazioni Lite offrono qualche funzione in meno delle app standard ma permettono di risparmiare qualcosa nella connessione dati. Molte app invece offrono la possibilità di comprimere dati, così da poterne scaricare di meno.
Qualche app può essere aperta anche dal browser (senza quindi dover installare l'app ufficiale) è il caso delle app che sono puramente siti web. Non portano un enorme risparmio, ma comunque molte volte il browser riesce a comprimere alcune parti pesanti.
4. Usare VPN con risparmio dati: scarichiamo applicazioni che permettono di navigare gratuitamente con connessioni VPN e con la funzione integrata di risparmio dati (Opera Max è una delle migliori). In questo modo riusciremo a risparmiare anche il 50% dei dati che avremmo consumato normalmente, anche se video e immagini potrebbero non essere di qualità eccellente (il risparmio agisce maggiormente, appunto, su video e immagini).
5. Fare attenzione ai servizi cloud: i servizi cloud sono comodi ma possono risultare "pericolosi" per i nostri dati se non utilizzati con attenzione. La sincronizzazione può portare via parecchi dati, perchè funziona sia in download che in upload e trasferire molti file può far consumare veramente tanti dati. Attiviamo la sincronizzazione solo con una connessione Wi-Fi.
6. Sfruttare la modalità offline delle app: alcune app possono scaricare i dati per poi essere utilizzati anche offline. In questo caso sfruttiamo sempre il Wi-Fi e scarichiamo i dati che ci servono.
7. Controllare i dati consumati e impostate un limite per il consumo dei dati: teniamo sempre sotto controllo il consumo dei dati tramite la funzione integrata di Android, e attiviamo assolutamente la funzione che ci avvisa del raggiungimento di una certa soglia ed anche il blocco immediato quando arriviamo al limite della nostra connessione. In questo modo non rischiamo di rimanere senza MB da un momento all'altro e soprattutto non incappiamo in qualche rinnovo automatico al superamento della soglia scelta con la nostra offerta.
1. Usare connessioni Wi-Fi quando disponibili: il primo suggerimento, abbastanza banale, è quello di utilizzare connessioni Wireless. Quindi quando siamo a casa, in ufficio, o in luoghi in cui è disponibile una connessione Wi-Fi, colleghiamoci a quella.
Utilizziamo il Wi-Fi soprattutto se dobbiamo condividere file di grosse dimensioni o inviare tanti video o tante foto ad amici.
2. Impostare l'aggiornamento delle app solo tramite Wi-Fi: impostando l'aggiornamento delle applicazioni solo tramite connessione Wi-Fi eviteremo che i vari aggiornamenti partano con la connessione dati, così da non farci sprecare MB inutilmente. Andiamo quindi nelle impostazioni del Google Play Store e impostiamo l'aggiornamento solo con connessioni Wireless.
3. Attivare la funzione risparmio dati e utilizzare applicazioni "Lite": se disponibili, utilizziamo le versioni Lite delle applicazioni, e per le app che offrono la funzione risparmio dati, attiviamola.
Le applicazioni Lite offrono qualche funzione in meno delle app standard ma permettono di risparmiare qualcosa nella connessione dati. Molte app invece offrono la possibilità di comprimere dati, così da poterne scaricare di meno.
Qualche app può essere aperta anche dal browser (senza quindi dover installare l'app ufficiale) è il caso delle app che sono puramente siti web. Non portano un enorme risparmio, ma comunque molte volte il browser riesce a comprimere alcune parti pesanti.
4. Usare VPN con risparmio dati: scarichiamo applicazioni che permettono di navigare gratuitamente con connessioni VPN e con la funzione integrata di risparmio dati (Opera Max è una delle migliori). In questo modo riusciremo a risparmiare anche il 50% dei dati che avremmo consumato normalmente, anche se video e immagini potrebbero non essere di qualità eccellente (il risparmio agisce maggiormente, appunto, su video e immagini).
5. Fare attenzione ai servizi cloud: i servizi cloud sono comodi ma possono risultare "pericolosi" per i nostri dati se non utilizzati con attenzione. La sincronizzazione può portare via parecchi dati, perchè funziona sia in download che in upload e trasferire molti file può far consumare veramente tanti dati. Attiviamo la sincronizzazione solo con una connessione Wi-Fi.
6. Sfruttare la modalità offline delle app: alcune app possono scaricare i dati per poi essere utilizzati anche offline. In questo caso sfruttiamo sempre il Wi-Fi e scarichiamo i dati che ci servono.
7. Controllare i dati consumati e impostate un limite per il consumo dei dati: teniamo sempre sotto controllo il consumo dei dati tramite la funzione integrata di Android, e attiviamo assolutamente la funzione che ci avvisa del raggiungimento di una certa soglia ed anche il blocco immediato quando arriviamo al limite della nostra connessione. In questo modo non rischiamo di rimanere senza MB da un momento all'altro e soprattutto non incappiamo in qualche rinnovo automatico al superamento della soglia scelta con la nostra offerta.
I migliori giochi del momento per dispositivi mobili: Hitman GO, Jetpack Joyride e World Poker Club
Qualunque sia il tuo sistema operativo preferito, iOS o Android, una cosa è certa: il gioco mobile
è qui ed intende rimanerci. Gli sviluppatori continuano sempre ad alzare l'asticella e rimane uno dei settori sperimentali più divertenti dell'industria del gioco. Da versioni rivisitate di vecchi giochi per console a bizzarre interpretazioni di golf e partite di poker, ecco qui i giochi migliori del momento.
Hitman GO: molto simile a Tomb Raider Go, l'equivalente Hitman tenta di trasferirne i personaggi alla versione mobile. Naturalmente non tutte le funzioni della versione per console sono impeccabili, e con la "nuova" uscita su PS4 e Xbox alla fine di quest'anno non era nemmeno necessario che lo fossero. Detto ciò, sono state introdotte altre funzioni che hanno riscontrato successo. Sono spariti i travestimenti, gli omicidi furtivi, i gadget e la tortuosità del gioco. Tranquillo, continuerai sempre a impersonare Agent 47, ma, per eliminare le guardie di pattuglia, dovrai completare vari obiettivi sparsi in ciascun livello. Per rendere il gioco un po' più difficile sono state previste delle sfide che, sebbene non compromettano la progressione del gioco, premiano il giocatore durante il suo percorso, come ad esempio completare senza effettuare uccisioni, terminare entro un numero prestabilito di turni o rivendicare obiettivi aggiuntivi.
Jetpack Joyride è un gioco nato 4 anni fa che, al pari di Fruit Ninja (entrambi nati dalla stessa casa), crea dipendenza in modo incredibile e parimenti frustrante. Nel ruolo del venditore Barry Steakfried, l'obiettivo consiste nel giocare con il jetpack rubato e farsi strada in città in un percorso che si rivelerà distruttivo. Grazie alla sua maestria di ladro, il nostro amico ha guadagnato la libertà del movimento in verticale che è senz'altro utile quando dovrà raccogliere l'infinita gamma di monete collocate a mezz'aria mentre tenterà di fuggire dalla tana di un diabolico scienziato. Durante la corsa dovrà evitare cancelli elettrificati, raggi laser e schivare missili ma senza dimenticare di approfittare dei vantaggi dei molti veicoli potenti a sua disposizione e di "The Helicopter Game".
Poker Game: World Poker Club è di gran lunga molto più che una semplice app di poker. Presenta nuove funzioni e un’interfaccia divertente e interattiva. La differenza sta nel fatto che è possibile forzare il gioco non solo con tuo stile di gioco al tavolo, ma anche con i gesti. I giocatori, infatti, possono comunicare con il gioco con dei gesti tipo lo scorrere il dito verso l’alto per il raise o il doppio colpo per il check. Sebbene alcuni giocatori e altri fan online non ne vedano il senso, questa funzione è efficace e riteniamo che aiuti a sentire più vero il gioco. E non resteremmo sorpresi se venisse introdotta anche nel mercato del poker online. Il gioco presenta anche uno strumento per la classificazione delle mani per mostrare la forza delle tue carte, con l’intento di rendere questo gioco anche una buona scuola di apprendimento.
È possibile giocare al Texas Hold’em e all’Omaha e, per aggiungere un po’ di sano divertimento, è possibile collezionare temi nelle diverse stanze che, al completamento, saranno convertiti in moneta per il gioco, il che rende quest'app di poker un vero divertimento. Il poker è in voga da diversi anni: il gioco è in continua crescita e anche i non giocatori amano guardare il famoso World Series of Poker. Attualmente è anche possibile giocare sui social media, ma con i progressivi avanzamenti tecnologici, tutti hanno la possibilità di giocare online con giocatori in carne e ossa e di vincere soldi veri in pochi minuti! Sei curioso e vuoi saperne di più? Grazie a questa guida di PokerSites.com otterrai tutte le informazioni più rilevanti su come cominciare a giocare, quale dispositivo utilizzare e riceverai alcuni consigli utili.
Hitman GO: molto simile a Tomb Raider Go, l'equivalente Hitman tenta di trasferirne i personaggi alla versione mobile. Naturalmente non tutte le funzioni della versione per console sono impeccabili, e con la "nuova" uscita su PS4 e Xbox alla fine di quest'anno non era nemmeno necessario che lo fossero. Detto ciò, sono state introdotte altre funzioni che hanno riscontrato successo. Sono spariti i travestimenti, gli omicidi furtivi, i gadget e la tortuosità del gioco. Tranquillo, continuerai sempre a impersonare Agent 47, ma, per eliminare le guardie di pattuglia, dovrai completare vari obiettivi sparsi in ciascun livello. Per rendere il gioco un po' più difficile sono state previste delle sfide che, sebbene non compromettano la progressione del gioco, premiano il giocatore durante il suo percorso, come ad esempio completare senza effettuare uccisioni, terminare entro un numero prestabilito di turni o rivendicare obiettivi aggiuntivi.
Jetpack Joyride è un gioco nato 4 anni fa che, al pari di Fruit Ninja (entrambi nati dalla stessa casa), crea dipendenza in modo incredibile e parimenti frustrante. Nel ruolo del venditore Barry Steakfried, l'obiettivo consiste nel giocare con il jetpack rubato e farsi strada in città in un percorso che si rivelerà distruttivo. Grazie alla sua maestria di ladro, il nostro amico ha guadagnato la libertà del movimento in verticale che è senz'altro utile quando dovrà raccogliere l'infinita gamma di monete collocate a mezz'aria mentre tenterà di fuggire dalla tana di un diabolico scienziato. Durante la corsa dovrà evitare cancelli elettrificati, raggi laser e schivare missili ma senza dimenticare di approfittare dei vantaggi dei molti veicoli potenti a sua disposizione e di "The Helicopter Game".
Poker Game: World Poker Club è di gran lunga molto più che una semplice app di poker. Presenta nuove funzioni e un’interfaccia divertente e interattiva. La differenza sta nel fatto che è possibile forzare il gioco non solo con tuo stile di gioco al tavolo, ma anche con i gesti. I giocatori, infatti, possono comunicare con il gioco con dei gesti tipo lo scorrere il dito verso l’alto per il raise o il doppio colpo per il check. Sebbene alcuni giocatori e altri fan online non ne vedano il senso, questa funzione è efficace e riteniamo che aiuti a sentire più vero il gioco. E non resteremmo sorpresi se venisse introdotta anche nel mercato del poker online. Il gioco presenta anche uno strumento per la classificazione delle mani per mostrare la forza delle tue carte, con l’intento di rendere questo gioco anche una buona scuola di apprendimento.
È possibile giocare al Texas Hold’em e all’Omaha e, per aggiungere un po’ di sano divertimento, è possibile collezionare temi nelle diverse stanze che, al completamento, saranno convertiti in moneta per il gioco, il che rende quest'app di poker un vero divertimento. Il poker è in voga da diversi anni: il gioco è in continua crescita e anche i non giocatori amano guardare il famoso World Series of Poker. Attualmente è anche possibile giocare sui social media, ma con i progressivi avanzamenti tecnologici, tutti hanno la possibilità di giocare online con giocatori in carne e ossa e di vincere soldi veri in pochi minuti! Sei curioso e vuoi saperne di più? Grazie a questa guida di PokerSites.com otterrai tutte le informazioni più rilevanti su come cominciare a giocare, quale dispositivo utilizzare e riceverai alcuni consigli utili.
Quale app scegliere per divertirsi al casino online? Ecco i nostri consigli
Sei un appassionato di giochi come slot machine, blackjack o roulette e vorresti divertirti giocando direttamente dal tuo smartphone? Nello store Apple ci sono centinaia di applicazioni di casino online che ipoteticamente offrono questa tipologia di giochi, ma quelle che rispecchiano davvero le aspettative degli utenti sono ben poche. Quest'oggi abbiamo deciso di fare il "lavoro sporco" per voi cercando di proporvi soltanto il meglio del settore. In questo modo non dovrete fare i conti con inutili perdite di tempo.
I casino online sono presenti in Italia ormai da qualche anno e dal loro lancio di strada ne hanno fatta davvero parecchia. All'inizio era possibile giocare online soltanto tramite pc collegato ad internet ovviamente, mentre negli ultimi 12 mesi questa tipologia di giochi sta avendo notevole successo anche sul canale mobile. In effetti il boom di dispositivi portatili ha cambiato di molto le nostre abitudini grazie alle famose app. Tra qualche anno, come dicono già gli esperti del settore, potremo assistere all'ennesima rivoluzione tecnologica, ovvero lo strapotere di smartphone e tablet nei confronti del pc.
Facendo una ricerca nello store Apple ci siamo ritrovati davanti centinaia di applicazioni riguardanti appunto i casino online. La maggior parte di esse, però, si concentra quasi esclusivamente su un singolo gioco, mentre le applicazioni che al loro interno permettono di giocare a tutti i classici giochi presenti in un casino online sono soltanto due: 888.it e la app Paddy Power Casino. Abbiamo deciso di scaricare entrambe le applicazioni ed in effetti quello che questi due operatori promettono nella descrizione dell'app rispecchia esattamente la realtà. Si tratta di due prodotti piuttosto interessanti e allo stesso tempo validi. Ad onor del vero, però, dobbiamo ammettere che l'irlandese Paddy Power ci ha sorpreso in maniera piuttosto positiva in quanto abbiamo scoperto che questa società ha sviluppato anche altre applicazioni riguardanti l'universo dei giochi da casino come ad esempio Paddy Power Live Casino che permette, per i fans di questo genere, di giocare alla roulette o a blackjack con dei croupiers reali attraverso l'utilizzo di webcam e chat.
Se siete dunque appassionati di giochi slot o degli altri passatempi tipici dei casino online e volete trascorrere il vostro tempo libero divertendovi non dovrete far altro che scegliere tra le applicazioni che vi abbiamo segnalato ed iniziare sin da subito a giocare. Ricordate sempre di giocare responsabilmente.
I casino online sono presenti in Italia ormai da qualche anno e dal loro lancio di strada ne hanno fatta davvero parecchia. All'inizio era possibile giocare online soltanto tramite pc collegato ad internet ovviamente, mentre negli ultimi 12 mesi questa tipologia di giochi sta avendo notevole successo anche sul canale mobile. In effetti il boom di dispositivi portatili ha cambiato di molto le nostre abitudini grazie alle famose app. Tra qualche anno, come dicono già gli esperti del settore, potremo assistere all'ennesima rivoluzione tecnologica, ovvero lo strapotere di smartphone e tablet nei confronti del pc.
Facendo una ricerca nello store Apple ci siamo ritrovati davanti centinaia di applicazioni riguardanti appunto i casino online. La maggior parte di esse, però, si concentra quasi esclusivamente su un singolo gioco, mentre le applicazioni che al loro interno permettono di giocare a tutti i classici giochi presenti in un casino online sono soltanto due: 888.it e la app Paddy Power Casino. Abbiamo deciso di scaricare entrambe le applicazioni ed in effetti quello che questi due operatori promettono nella descrizione dell'app rispecchia esattamente la realtà. Si tratta di due prodotti piuttosto interessanti e allo stesso tempo validi. Ad onor del vero, però, dobbiamo ammettere che l'irlandese Paddy Power ci ha sorpreso in maniera piuttosto positiva in quanto abbiamo scoperto che questa società ha sviluppato anche altre applicazioni riguardanti l'universo dei giochi da casino come ad esempio Paddy Power Live Casino che permette, per i fans di questo genere, di giocare alla roulette o a blackjack con dei croupiers reali attraverso l'utilizzo di webcam e chat.
Se siete dunque appassionati di giochi slot o degli altri passatempi tipici dei casino online e volete trascorrere il vostro tempo libero divertendovi non dovrete far altro che scegliere tra le applicazioni che vi abbiamo segnalato ed iniziare sin da subito a giocare. Ricordate sempre di giocare responsabilmente.
Le migliori App per Chiamare gratis o a basso costo alternative a WhatsApp
Se solo si sfruttasse internet alla massima potenza e soprattutto se le reti italiane funzionassero come dovrebbero, si potrebbero sfruttare moltissimi servizi gratuiti con molta facilità. Uno di questi è la possibilità di scambiarsi messaggi ed effettuare chiamate gratuite tramite molteplici app sul proprio smartphone, e si potrebbero creare seri problemi alle compagnie telefoniche.
Per poter ottimizzare al meglio la tecnologia VoIP bisognerebbe passare dal concetto di "ti do il mio numero" al "ti do il mio nick", ovvero al posto di scambiare il numero di cellulare ci si dovrebbe scambiare il proprio nome utente su un determinato servizio di messaggistica gratuita.
Il problema però è che l'informazione sotto questo punto di vista è molto scarsa, basti pensare che moltissimi utenti non hanno mai installato nemmeno un app dagli store dei propri smartphone, e poi nasce anche un altro problema: ci sono troppi servizi e ci si dovrebbe mettere tutti d'accordo su quale usare, dato che questo concetto funziona solo se si sta utilizzando la stessa app. Naturalmente il più popolare dei servizi, ovvero WhatsApp, è riuscito ad accaparrarsi la maggior parte degli utenti, visto che per connettersi richiede di iscriversi tramite il proprio numero di cellulare (anche altri lo fanno), e dopo qualche anno ha finalmente introdotto le chiamate gratuite.
Se però si è un gruppo ristretto e si vuole creare una specie di rete di comunicazione gratuita si può benissimo optare per uno dei migliori servizi tra questi elencati, che permettono sia di inviare messaggi gratuiti sia di effettuare chiamate o videochiamate gratuite:
1. Skype: chi non conosce Skype ormai, è stato uno dei primi programmi a consentire non solo le chiamate gratuite ma addirittura già molti anni fa anche le videochiamate, oltre naturalmente alla possibilità di poter inviare messaggi a costo zero. Essendo uno dei più popolari è facilmente reperibile per tutti i sistemi operativi: Android, iOS e Windows Phone, oltre che su Windows, Mac, Linux, e molti altri.
2. Viber: questo è il principale rivale di Skype ed è disponibile per i principali sistemi operativi. Ci sono praticamente le stesse funzioni anche se Viber ha molte più emoticons ed è un po' meno professionale e minimale, è un po' più divertente da utilizzare e si è rivelato un degno concorrente.
3. WeChat: è uno dei primi che si è dimostrato all'altezza di WhatsApp, diventato famoso soprattutto grazie a molti eventi televisivi che hanno integrato la partecipazione virtuale al programma tramite appunto all'applicazione. La funzione per le chiamate funziona molto bene.
4. Line: in Italia non è così tanto utilizzato anche se è stato spesso sponsorizzato da personaggi famosi. Tuttavia la funzione per effettuare le chiamate, oltre naturalmente alla chat normale, è presente da parecchio tempo è funziona in modo egregio.
5. Facebook Messenger: questa applicazione sembrerebbe la più utile di tutte perchè quasi tutti hanno un profilo Facebook, quindi sarebbero tutti facilmente reperibili. Se non fosse per il fatto che per funzionare necessita del numero di cellulare, che deve essere collegato al profilo Facebook, ma non in molti per motivi di privacy hanno deciso di abbinarlo.
6. Tango, ooVoo e fring: queste tre app sono diverse dalle classiche app di questo tipo perchè sono più simili a dei mini social network. Tango in modo particolare è ricco di moltissime funzioni aggiuntive (oltre che chat, chiamate vocali e videochiamate) mentre ooVoo è specializzato per ogni funzionalità durante le videochiamate, e infine fring è uno dei migliori per fare chiamate di gruppo.
Tutti e tre potrebbero dare de filo da torcere a Skype e Viber ma purtroppo sono poco conosciuti.
6. Tango, ooVoo e fring: queste tre app sono diverse dalle classiche app di questo tipo perchè sono più simili a dei mini social network. Tango in modo particolare è ricco di moltissime funzioni aggiuntive (oltre che chat, chiamate vocali e videochiamate) mentre ooVoo è specializzato per ogni funzionalità durante le videochiamate, e infine fring è uno dei migliori per fare chiamate di gruppo.
Tutti e tre potrebbero dare de filo da torcere a Skype e Viber ma purtroppo sono poco conosciuti.
7. Indoona, mTalk e Libon: sono le tre applicazioni più convenienti per chiamare anche chi non ha l'applicazione installata. Indoona, di Tiscali, ha le tariffe bassissime (1 o 2 centesimi al minuto), sia verso i fissi che verso i cellulari, e molto spesso regala minuti extra per chiamare chi vogliamo. Ma anche mTalk ha le tariffe molto basse (da 1 a 5 centesimi al minuto) ma il suo punto forte è la possibilità di attivare un numero di telefono fisso VoIP in modo da poter ricevere le telefonate anche su un telefono VOIP di casa, oltre che sullo smartphone dov'è installata, e in più si possono inviare SMS e Fax. Infine Libon, è un altro ottimo servizio che offre una tariffa fissa, 3 centesimi al minuto, per chiamare qualsiasi telefono del mondo. L'offerta resta un po' meno conveniente rispetto a mTalk e soprattutto Indoona, ma è comunque una buona offerta.
Ovviamente le chiamate tra membri registrati sullo stesso servizio, sia su Indoona che su mTalk e Libon, sono gratuite.
8. Nimbuzz e Toolani (ex Forfone): nonostante in Italia l'app Nimbuzz sia poco conosciuta è una delle app storiche per effettuare chiamate gratuitamente e soprattutto è disponibile per qualsiasi dispositivo, anche quelli più vecchi. Toolani invece era molto utile prima, quando si chiamava ancora Forfone, dato che offriva 50 minuti al mese per chiamare i fissi italiani gratuitamente, ora invece, visto che è poco conosciuta e poi ha eliminato anche questa offerta, può tornare utile solo per chiamare i fissi all'estero a pochi centesimi, oltre alla possibilità di chiamare gratuitamente gli utenti che hanno l'app installata.
Con tutti questi servizi in futuro non sarà più necessario pagare abbonamenti di 30 euro per il telefono fisso, e a questo punto nemmeno 10 euro per le offerte degli smartphone con inclusi minuti e SMS, ma fare solo abbonamenti Internet. Sfruttando così le applicazioni giuste, anche via computer dato che molte sono disponibili anche come normali programmi, si può telefonare, videochiamare, scambiare messaggi totalmente in modo gratuito semplicemente grazie alla tecnologia VoIP che abbatte i costi per le chiamate e per qualsiasi altro servizio che consente.
Ovviamente le chiamate tra membri registrati sullo stesso servizio, sia su Indoona che su mTalk e Libon, sono gratuite.
8. Nimbuzz e Toolani (ex Forfone): nonostante in Italia l'app Nimbuzz sia poco conosciuta è una delle app storiche per effettuare chiamate gratuitamente e soprattutto è disponibile per qualsiasi dispositivo, anche quelli più vecchi. Toolani invece era molto utile prima, quando si chiamava ancora Forfone, dato che offriva 50 minuti al mese per chiamare i fissi italiani gratuitamente, ora invece, visto che è poco conosciuta e poi ha eliminato anche questa offerta, può tornare utile solo per chiamare i fissi all'estero a pochi centesimi, oltre alla possibilità di chiamare gratuitamente gli utenti che hanno l'app installata.
Con tutti questi servizi in futuro non sarà più necessario pagare abbonamenti di 30 euro per il telefono fisso, e a questo punto nemmeno 10 euro per le offerte degli smartphone con inclusi minuti e SMS, ma fare solo abbonamenti Internet. Sfruttando così le applicazioni giuste, anche via computer dato che molte sono disponibili anche come normali programmi, si può telefonare, videochiamare, scambiare messaggi totalmente in modo gratuito semplicemente grazie alla tecnologia VoIP che abbatte i costi per le chiamate e per qualsiasi altro servizio che consente.
A cosa serve chiudere le app? Solo a rallentare lo smartphone e sprecare batteria
Quante volte ci mettiamo lì a chiudere tutte le app che abbiamo aperto, oppure installiamo app che lo fanno al posto nostro? La maggior parte degli utenti lo fa molto spesso, ma a cosa serve realmente chiudere le app, sia sui dispositivi iOS che su quelli Android?
Non serve di certo a risparmiare batteria o a velocizzare il dispositivo, anzi fa completamente il contrario. Cominciando dal principio bisogna per prima cosa capire come gli smartphone gestiscono le applicazioni:
1. Apertura app e sistemazione all'interno della memoria RAM (consumo di energia alto, processo lungo);
2. Utilizzo dell'app tramite la CPU (consumo di energia alto);
3. Chiusura app, mettendola in background, senza toglierla dalla RAM (consumo di energia quasi nullo);
1b. Riapertura app in background (consumo di energia quasi nullo, processo breve);
2b. (Ritorno al punto 2)
4. In caso di apertura di nuove app e di RAM insufficiente, le app in background vengono automaticamente chiuse (killate) per far spazio alla nuova applicazione (consumo di energia normale), e a questo punto se andremo a riaprire un'app chiusa dovremo ripartire dal punto 1.
Da come possiamo vedere le app in background non consumano energia anzi al momento della riapertura ci fanno risparmiare un po' di batteria, perchè non devono essere ricaricate ma sono già pronte nella RAM. In questo modo si ha il consumo soltanto quando vengono utilizzate e in caso di RAM insufficiente vengono chiuse automaticamente. Chiudendo le app "a mano" non si fa nient'altro che rallentare l'apertura e spendere molta più energia ad ogni avvio.
Ma allora a cosa serve chiudere le app? Chiudere le applicazioni e quindi killarle serve solo in due casi: quando l'app si è bloccata o si ha necessità di riavviarla, oppure nei sistemi operativi un po' datati che sono installati su vecchi smartphone con poca RAM (in questo caso solo l'utilizzo dello smartphone si velocizza e rimane più fluido, ma il resto viene rallentato comunque).
Non è necessario killare anche le app che magari ci "disturbano" con notifiche, ma è necessario solamente disabilitare le varie opzioni di continuo aggiornamento all'interno dell'app stessa, oppure in alcuni casi disabilitare anche gli aggiornamenti in background, agendo sui sistemi operativi nella sezione dedicata alle app.
Se proprio alcune app non vogliono saperne di chiudersi allora a questo punto interrompiamole.
Continuando a non chiudere le app allora sì che velocizzeremo il nostro smartphone e soprattutto l'apertura delle app, oltre ad un risparmio in termini di consumo energetico (in questo post tanti altri consigli per far durare di più la batteria).
Non serve di certo a risparmiare batteria o a velocizzare il dispositivo, anzi fa completamente il contrario. Cominciando dal principio bisogna per prima cosa capire come gli smartphone gestiscono le applicazioni:
1. Apertura app e sistemazione all'interno della memoria RAM (consumo di energia alto, processo lungo);
2. Utilizzo dell'app tramite la CPU (consumo di energia alto);
3. Chiusura app, mettendola in background, senza toglierla dalla RAM (consumo di energia quasi nullo);
1b. Riapertura app in background (consumo di energia quasi nullo, processo breve);
2b. (Ritorno al punto 2)
4. In caso di apertura di nuove app e di RAM insufficiente, le app in background vengono automaticamente chiuse (killate) per far spazio alla nuova applicazione (consumo di energia normale), e a questo punto se andremo a riaprire un'app chiusa dovremo ripartire dal punto 1.
Da come possiamo vedere le app in background non consumano energia anzi al momento della riapertura ci fanno risparmiare un po' di batteria, perchè non devono essere ricaricate ma sono già pronte nella RAM. In questo modo si ha il consumo soltanto quando vengono utilizzate e in caso di RAM insufficiente vengono chiuse automaticamente. Chiudendo le app "a mano" non si fa nient'altro che rallentare l'apertura e spendere molta più energia ad ogni avvio.
Ma allora a cosa serve chiudere le app? Chiudere le applicazioni e quindi killarle serve solo in due casi: quando l'app si è bloccata o si ha necessità di riavviarla, oppure nei sistemi operativi un po' datati che sono installati su vecchi smartphone con poca RAM (in questo caso solo l'utilizzo dello smartphone si velocizza e rimane più fluido, ma il resto viene rallentato comunque).
Non è necessario killare anche le app che magari ci "disturbano" con notifiche, ma è necessario solamente disabilitare le varie opzioni di continuo aggiornamento all'interno dell'app stessa, oppure in alcuni casi disabilitare anche gli aggiornamenti in background, agendo sui sistemi operativi nella sezione dedicata alle app.
Se proprio alcune app non vogliono saperne di chiudersi allora a questo punto interrompiamole.
Continuando a non chiudere le app allora sì che velocizzeremo il nostro smartphone e soprattutto l'apertura delle app, oltre ad un risparmio in termini di consumo energetico (in questo post tanti altri consigli per far durare di più la batteria).
GoodBarber presenta ''Unlimited Apps'': la nuova offerta dedicata ai Resellers per creare infinite app
GoodBarber, azienda leader in Europa per lo sviluppo di applicazioni iOS e Android, ha lanciato una nuova offerta dedicata agli utenti che vogliono creare app in grandi quantità senza però spendere cifre enormi.
Il programma prende il nome di "Unlimited Apps", app illimitate, e consente all'utente di creare un numero infinito di applicazioni al prezzo mensile di soli 200€. L'offerta però è limitata ed è valida solo per i primi 500 iscritti, dopodiché passerà nuovamente a 290€ al mese.
Con questa offerta si avranno a disposizione, oltre alle migliori features già conosciute, come il CMS integrato con i migliori modelli, anche altre 5 funzioni dedicate al mondo reseller:
1. App illimitate: naturalmente il cuore dell'offerta è la possibilità di creare app illimitate;
2. L'opzione "White label": è possibile mostrare solo il marchio del cliente (nascondendo quello di GoodBarber);
3. Dashbord ottimizzata: grafica di lavorazione totalmente rinnovata per dare al reseller una completa visuale dei progetti, sia in corso che completati;
4. L'opzione accesso limitato: il reseller potrà consentire al cliente di visionare il progetto in modo limitato, così da non compromettere il lavoro, con la possibilità anche di far guardare l'anteprima dell'applicazione;
5. Assistenza dedicata: per rispondere alle necessità specifiche dei reseller, viene offerta un'assistenza dedicata e personale. Risposte rapide e accurate con soluzioni puntuali ad ogni nostra domanda. GoodBarber diventerà la nostra mano destra, accompagnandoci nella realizzazione di tutte le nostre app.
GoodBarber, già ben nota al mondo delle applicazioni, opera nel campo dello sviluppo delle app per iOS e Android dal 2009 e dopo il lancio della versione 3 del proprio app builder, avvenuto lo scorso luglio, ha registrato una grande crescita di iscrizioni, grazie anche al nuovissimo design adaptive per iPad. Il pezzo di puzzle che mancava a GoodBarber era appunto una sezione dedicata ai reseller e con "Unlimited Apps" riuscirà sicuramente a consolidare maggiormente la propria forza riuscendo a raggiungere veramente ogni tipo di utente.
Ma vediamo i punti di forza di questo app builder veramente molto semplice da utilizzare ma al tempo stesso molto potente:
-il CMS che permette di creare contenuti direttamente dalla piattaforma, ciò significa che si possono caricare foto video e file audio dal pc e scrivere articoli direttamente nella piattaforma. Questo è utile per chi non ha contenuti già presenti nel web, come ad esempio un'azienda che vuole costruirsi una presenza direttamente sul mobile, bypassando la fase del sito web;
-la possibilità di creare un team di lavoro, se vogliamo diventare rivenditori ci tornerà sicuramente comodo poter aggiungere i nostri partner nel team di gestione dell’app. Possiamo anche includere i nostri clienti, limitando il loro accesso solo ad alcune zone, così possono ad esempio effettuare alcune modifiche e aggiornamenti da soli o inviare notifiche push ai loro utenti;
-la possibilità di costruire plugin personalizzati e accedere anche ai settings API per personalizzare l’app fin nell'ultimo dettaglio, anche se si creano app in grande quantità, ognuna di esse sarà unica nel suo genere, progettata in base specifiche necessità del cliente finale;
-le nuove sezioni e-commerce, che rispondono alla crescente domanda delle aziende che si sono accorti del potere del mobile e vogliono espandere il loro business proprio in questo settore con la vendita diretta.
Insomma con GoodBarber creare app per iOS e Android è veramente facile, anche i non sviluppatori possono stare tranquilli perchè l'app builder è molto intuitivo e a portata di tutti.
Se dopo tutto questo non siamo ancora convinti non ci resta che provarlo per 30 giorni gratuitamente, raggiungendo semplicemente la sezione dedicata GoodBarber Unlimited apps for Reseller per trovare tutte le altre informazioni e il form molto rapido per l'iscrizione.
Ma vediamo i punti di forza di questo app builder veramente molto semplice da utilizzare ma al tempo stesso molto potente:
-il CMS che permette di creare contenuti direttamente dalla piattaforma, ciò significa che si possono caricare foto video e file audio dal pc e scrivere articoli direttamente nella piattaforma. Questo è utile per chi non ha contenuti già presenti nel web, come ad esempio un'azienda che vuole costruirsi una presenza direttamente sul mobile, bypassando la fase del sito web;
-la possibilità di creare un team di lavoro, se vogliamo diventare rivenditori ci tornerà sicuramente comodo poter aggiungere i nostri partner nel team di gestione dell’app. Possiamo anche includere i nostri clienti, limitando il loro accesso solo ad alcune zone, così possono ad esempio effettuare alcune modifiche e aggiornamenti da soli o inviare notifiche push ai loro utenti;
-la possibilità di costruire plugin personalizzati e accedere anche ai settings API per personalizzare l’app fin nell'ultimo dettaglio, anche se si creano app in grande quantità, ognuna di esse sarà unica nel suo genere, progettata in base specifiche necessità del cliente finale;
-le nuove sezioni e-commerce, che rispondono alla crescente domanda delle aziende che si sono accorti del potere del mobile e vogliono espandere il loro business proprio in questo settore con la vendita diretta.
Insomma con GoodBarber creare app per iOS e Android è veramente facile, anche i non sviluppatori possono stare tranquilli perchè l'app builder è molto intuitivo e a portata di tutti.
Se dopo tutto questo non siamo ancora convinti non ci resta che provarlo per 30 giorni gratuitamente, raggiungendo semplicemente la sezione dedicata GoodBarber Unlimited apps for Reseller per trovare tutte le altre informazioni e il form molto rapido per l'iscrizione.
Come aprire e usare le applicazioni Android su PC tramite Chrome
Per utilizzare le applicazioni del Google Play Store su PC non esistono ancora tool ufficiali, anche perchè le app per Android non sono totalmente stabili su computer.
Esiste però un'estensione, ancora in fase di sviluppo, che una volta installata permette di operare con le app che normalmente utilizziamo su smartphone o tablet direttamente nel browser Chrome. L'estensione da scaricare e si chiama ARChon, ma bisogna installarla manualmente:
1. Scarichiamo il pacchetto compatibile con il nostro sistema da questa pagina (poco più di 100 MB);
2. Terminato il download raggiungiamo la cartella scaricata e decomprimiamola;
3. Digitiamo sulla barra dell'URL di Google Chrome "chrome://extensions", premiamo invio e attiviamo la modalità sviluppatore mettendo la V nel box dedicato;
4. Clicchiamo su "Carica estensione non pacchettizzata" e selezioniamo la cartella dove è stato scompattato ARChon.
Ora che l'estensione è installata assicuriamoci solo che sia attiva perchè siamo pronti ad installare le applicazioni Android nel browser Chrome.
Naturalmente, essendo ancora in fase di sperimentazione, non tutto potrebbe andare secondo i piani, quindi non tutte le app potrebbero funzionare o crashare, o anche direttamente ARChon su alcuni PC o versioni di Chrome potrebbe non installarsi.
Anche per installare le app però non avviene tutto in automatico, dobbiamo attrezzarci e seguire una di queste tre modalità di installazione:
-Metodo più facile: per iniziare possiamo provare ad installare app già pronte, perchè non possiamo andare sul Google Play Store ed installarle come facciamo normalmente, quindi raggiungiamo questa lista (completa di link) e scegliamo qualche app che ci interessa.
Quando le abbiamo scaricate torniamo sulla scheda "extensions" di Chrome e installiamola come un'estensione non pacchettizzata (dopo averla decompressa).
-Metodo normale: un'altra possibilità è quella di scaricare i file APK (i file di installazione delle app) da Internet, e convertirli poi con un'estensione gratuita di Chome, twerk (scaricabile gratuitamente dal Chome Web Store). Una volta che abbiamo sia l'app che l'estensione aperta, possiamo trascinare la prima in quest'ultima e la conversione avverrà in automatico. Completato il tutto si potrà installare l'applicazione per Android come un'estensione non pacchettizzata.
-Metodo geek: questo metodo è il migliore perchè ci permette di avere una qualsiasi app presente sul Play Store ma dovremo utilizzare anche lo smartphone per effettuare la conversione.
Dobbiamo prima di tutto installare l'applicazione ARChon Packager sul nostro smartphone, o tablet, e avviarla. Ora scegliamo un'app presente sul dispositivo e scegliamo se deve essere impostata in modalità telefono o tablet, e anche se deve essere in verticale o orizzontale, per poi premere Fine.
Il processo creerà un pacchetto zippato che in qualche modo dovremo riuscire a trasferire sul PC (tramite cavetto, bluetooth, e-mail, ecc); una volta su PC decomprimiamo il pacchetto zippato e installiamolo su Chrome come un'estensione non pacchettizzata.
Alcune app saranno visibili solo nella sezione extensions, mentre altre saranno disponibili direttamente nella sezione App di Google Chrome, attivabile cliccando sulla barra dei preferiti con il tasto destro, e selezionando "Mostra scorciatoia app".
Esiste però un'estensione, ancora in fase di sviluppo, che una volta installata permette di operare con le app che normalmente utilizziamo su smartphone o tablet direttamente nel browser Chrome. L'estensione da scaricare e si chiama ARChon, ma bisogna installarla manualmente:
1. Scarichiamo il pacchetto compatibile con il nostro sistema da questa pagina (poco più di 100 MB);
2. Terminato il download raggiungiamo la cartella scaricata e decomprimiamola;
3. Digitiamo sulla barra dell'URL di Google Chrome "chrome://extensions", premiamo invio e attiviamo la modalità sviluppatore mettendo la V nel box dedicato;
4. Clicchiamo su "Carica estensione non pacchettizzata" e selezioniamo la cartella dove è stato scompattato ARChon.
Ora che l'estensione è installata assicuriamoci solo che sia attiva perchè siamo pronti ad installare le applicazioni Android nel browser Chrome.
Naturalmente, essendo ancora in fase di sperimentazione, non tutto potrebbe andare secondo i piani, quindi non tutte le app potrebbero funzionare o crashare, o anche direttamente ARChon su alcuni PC o versioni di Chrome potrebbe non installarsi.
Anche per installare le app però non avviene tutto in automatico, dobbiamo attrezzarci e seguire una di queste tre modalità di installazione:
-Metodo più facile: per iniziare possiamo provare ad installare app già pronte, perchè non possiamo andare sul Google Play Store ed installarle come facciamo normalmente, quindi raggiungiamo questa lista (completa di link) e scegliamo qualche app che ci interessa.
Quando le abbiamo scaricate torniamo sulla scheda "extensions" di Chrome e installiamola come un'estensione non pacchettizzata (dopo averla decompressa).
-Metodo normale: un'altra possibilità è quella di scaricare i file APK (i file di installazione delle app) da Internet, e convertirli poi con un'estensione gratuita di Chome, twerk (scaricabile gratuitamente dal Chome Web Store). Una volta che abbiamo sia l'app che l'estensione aperta, possiamo trascinare la prima in quest'ultima e la conversione avverrà in automatico. Completato il tutto si potrà installare l'applicazione per Android come un'estensione non pacchettizzata.
-Metodo geek: questo metodo è il migliore perchè ci permette di avere una qualsiasi app presente sul Play Store ma dovremo utilizzare anche lo smartphone per effettuare la conversione.
Dobbiamo prima di tutto installare l'applicazione ARChon Packager sul nostro smartphone, o tablet, e avviarla. Ora scegliamo un'app presente sul dispositivo e scegliamo se deve essere impostata in modalità telefono o tablet, e anche se deve essere in verticale o orizzontale, per poi premere Fine.
Il processo creerà un pacchetto zippato che in qualche modo dovremo riuscire a trasferire sul PC (tramite cavetto, bluetooth, e-mail, ecc); una volta su PC decomprimiamo il pacchetto zippato e installiamolo su Chrome come un'estensione non pacchettizzata.
Alcune app saranno visibili solo nella sezione extensions, mentre altre saranno disponibili direttamente nella sezione App di Google Chrome, attivabile cliccando sulla barra dei preferiti con il tasto destro, e selezionando "Mostra scorciatoia app".
Skype sempre online: come risolvere il problema di Skype sempre connesso
Capita molto spesso di collegarsi con il proprio account Skype con dispositivi diversi, ma capita altrettanto spesso di non chiudere bene l'app, o anche il programma, e quindi risultare sempre online o comunque sempre connessi.
Questo problema esiste da ormai parecchi anni, ma a Microsoft non sembra interessare molto, dato che con i vari aggiornamenti non è ancora stato risolto e non sono state pubblicate né soluzioni ufficiali né fix it per risolverlo autonomamente.
Esiste però un procedimento per riuscire a scoprire la causa della nostra connessione infinita su Skype:
1. Accediamo a Skype da PC ed entriamo in una chat qualsiasi;
2. Digitiamo "/showplaces" (senza virgolette) e premiamo invio per avere una panoramica dei nostri dispositivi connessi a Skype;
3. Digitiamo ora "/remotelogout" (sempre senza virgolette) e premiamo invio per forzare il logout su tutti i dispositivi connessi.
Ora non dovremmo più risultare sempre connessi su Skype ma dovremo comunque prestare attenzione sia quando lo utilizzeremo da PC che su mobile. Perchè su PC prima di spegnere il computer sarebbe buona regola chiudere anche il programma così che il software faccia anche il logout, mentre su smartphone o tablet è meglio disattivare l'accesso automatico, andando su Impostazioni e disattivando "Esegui automaticamente l'accesso", anche se poi dovremo inserire nome e password ogni volta.
La principale causa sono i dispositivi mobili e seguendo la guida dovrebbe risolversi ogni problema, ma se ancora non dovrebbe risolversi nulla possiamo tentare di scoprire quali account sono stati collegati (come Microsoft o Facebook) per vedere se uno dei due crea confusione e tentare di scollegarli. Per fare questo raggiungiamo questa pagina e una volta loggati, andiamo su "Impostazioni account" e scolleghiamo gli account collegati.
Questo problema esiste da ormai parecchi anni, ma a Microsoft non sembra interessare molto, dato che con i vari aggiornamenti non è ancora stato risolto e non sono state pubblicate né soluzioni ufficiali né fix it per risolverlo autonomamente.
Esiste però un procedimento per riuscire a scoprire la causa della nostra connessione infinita su Skype:
1. Accediamo a Skype da PC ed entriamo in una chat qualsiasi;
2. Digitiamo "/showplaces" (senza virgolette) e premiamo invio per avere una panoramica dei nostri dispositivi connessi a Skype;
3. Digitiamo ora "/remotelogout" (sempre senza virgolette) e premiamo invio per forzare il logout su tutti i dispositivi connessi.
Ora non dovremmo più risultare sempre connessi su Skype ma dovremo comunque prestare attenzione sia quando lo utilizzeremo da PC che su mobile. Perchè su PC prima di spegnere il computer sarebbe buona regola chiudere anche il programma così che il software faccia anche il logout, mentre su smartphone o tablet è meglio disattivare l'accesso automatico, andando su Impostazioni e disattivando "Esegui automaticamente l'accesso", anche se poi dovremo inserire nome e password ogni volta.
La principale causa sono i dispositivi mobili e seguendo la guida dovrebbe risolversi ogni problema, ma se ancora non dovrebbe risolversi nulla possiamo tentare di scoprire quali account sono stati collegati (come Microsoft o Facebook) per vedere se uno dei due crea confusione e tentare di scollegarli. Per fare questo raggiungiamo questa pagina e una volta loggati, andiamo su "Impostazioni account" e scolleghiamo gli account collegati.
Doppia spunta blu di WhatsApp: come toglierla e evitare che compaia
La doppia spunta blu di WhatsApp ormai è realtà. Praticamente dove la prima spunta indica che il messaggio è stato inviato e la seconda indica che è arrivato al destinatario perchè è online, la doppia spunta blu indica che il messaggio è stato anche letto, poichè visualizzato dal destinatario.
Non a tutti però piace questa nuova funzione, perchè consente al mittente di "scoprire" che abbiamo letto il messaggio e quindi che avremmo potuto anche rispondergli.
C'è un metodo però, che per il momento sembra funzionare perfettamente, che consente di leggere il messaggio senza far comparire sullo smartphone di chi ce lo ha inviato la doppia spunta blu: la modalità offline.
Sarà dunque questo il punto di salvataggio per molti utenti? Scopriamo insieme come far funzionare questo trick: è tutto molto semplice, infatti non ci sono neanche troppi passaggi da seguire, dobbiamo solamente aprire WhatsApp, impostare la modalità aereo (o offline), e solo ora entrare nella conversazione per leggere il messaggio. Una volta letto dobbiamo chiudere tutto e riattivare pure tutte le connessioni.
In teoria basterebbe disattivare le connessioni dati, come 3G o Wi-Fi, una volta che il messaggio è stato scaricato sullo smartphone, ma per velocizzare tutto è molto più semplice impostare la modalità aereo e dopo toglierla, così da riavere tutto connesso nuovamente.
Non a tutti però piace questa nuova funzione, perchè consente al mittente di "scoprire" che abbiamo letto il messaggio e quindi che avremmo potuto anche rispondergli.
C'è un metodo però, che per il momento sembra funzionare perfettamente, che consente di leggere il messaggio senza far comparire sullo smartphone di chi ce lo ha inviato la doppia spunta blu: la modalità offline.
Sarà dunque questo il punto di salvataggio per molti utenti? Scopriamo insieme come far funzionare questo trick: è tutto molto semplice, infatti non ci sono neanche troppi passaggi da seguire, dobbiamo solamente aprire WhatsApp, impostare la modalità aereo (o offline), e solo ora entrare nella conversazione per leggere il messaggio. Una volta letto dobbiamo chiudere tutto e riattivare pure tutte le connessioni.
In teoria basterebbe disattivare le connessioni dati, come 3G o Wi-Fi, una volta che il messaggio è stato scaricato sullo smartphone, ma per velocizzare tutto è molto più semplice impostare la modalità aereo e dopo toglierla, così da riavere tutto connesso nuovamente.
Facebook Browser: cos'è il nuovo browser di Facebook e come disattivarlo
L'ultimo aggiornamento dell'app di Facebook aggiunge una curiosa novità nel social network: un browser interno.
Questo browser non può di certo sostituirsi ai comuni browser ma può risultare molto utile per aprire i link che vengono condivisi nel social network, così da evitare inutili attese e rallentamenti per l'apertura del nostro browser preferito.
Un altro punto di forza è naturalmente anche la condivisione dei link, che se viene fatta tramite il Facebook Browser risulterà molto più veloce, inoltre possiamo sempre scegliere se aprire un link condiviso anche con il browser esterno (cliccando sui tre puntini), oppure disattivarlo.
Per disattivare il browser interno di Facebook è sufficiente aprire il social network e raggiungere le opzioni "Assistenza e Impostazioni". Selezionare poi "Impostazioni delle applicazioni" e su "Impostazioni Generali" selezionare la voce "Apri i link sempre con un browser esterno".
Disattivarlo è molto semplice ma non è molto consigliato, dato che per l'utilizzo in parallelo a Facebook risulterà molto utile ed efficiente, poi se per navigare normalmente vogliamo aprire un browser esterno saremo liberi di farlo senza essere disturbati.
Questo browser non può di certo sostituirsi ai comuni browser ma può risultare molto utile per aprire i link che vengono condivisi nel social network, così da evitare inutili attese e rallentamenti per l'apertura del nostro browser preferito.
Un altro punto di forza è naturalmente anche la condivisione dei link, che se viene fatta tramite il Facebook Browser risulterà molto più veloce, inoltre possiamo sempre scegliere se aprire un link condiviso anche con il browser esterno (cliccando sui tre puntini), oppure disattivarlo.
Per disattivare il browser interno di Facebook è sufficiente aprire il social network e raggiungere le opzioni "Assistenza e Impostazioni". Selezionare poi "Impostazioni delle applicazioni" e su "Impostazioni Generali" selezionare la voce "Apri i link sempre con un browser esterno".
Disattivarlo è molto semplice ma non è molto consigliato, dato che per l'utilizzo in parallelo a Facebook risulterà molto utile ed efficiente, poi se per navigare normalmente vogliamo aprire un browser esterno saremo liberi di farlo senza essere disturbati.
MessageMe acquistata da Yahoo!: Marissa Mayer vuole sfidare WhatsApp e Facebook Messenger
Yahoo! mette a segno un'altra acquisizione: MessageMe. Con l'arrivo di Marissa Mayer, nel luglio 2012, sono arrivati anche Tumblr, il famoso social di microblogging, e Blink, un'altra app di messaggistica istantanea, oltre ad un grosso aggiornamento (e svecchiamento) per Flickr e al launcher Aviate.
Ora arriva anche MessageMe, ma solo il team di sviluppatori, perchè l'app verrà chiusa (come è già stato fatto con Blink) il 7 novembre 2014 e verrà molto probabilmente ricreata in futuro sotto un altro stile e con un altro nome.
La futura app non è ancora in programma ma il presunto nuovo Yahoo! Messenger andrà ad affiancarsi alle app già ben note come WhatsApp, Facebook Messenger, Telegram, Skype e altri meno popolari, e se questa volta riuscirà a proporre una valida alternativa finalmente potrà competere alla pari.
Per il 2015 è prevista anche l'introduzione di una nuova app da parte di Google, staremo a vedere se i due colossi del web riusciranno a dare del filo da torcere anche in questo settore.
Yahoo! ora ha nel mirino anche Snapchat, ennesima app di messaggistica, famosa per avere le chat "usa e getta", che è stata nel mirino anche di Facebook, il quale offrendo 3 miliardi di dollari ha ricevuto un secco no (l'azienda è stata valutata 10 miliardi). Questa volta però Marissa Mayer vuole solo investire, e non poco, ben 20 milioni di dollari, come aveva già fatto con Alibaba, portandosi a casa così un altro bel tesoretto di azioni.
Ora arriva anche MessageMe, ma solo il team di sviluppatori, perchè l'app verrà chiusa (come è già stato fatto con Blink) il 7 novembre 2014 e verrà molto probabilmente ricreata in futuro sotto un altro stile e con un altro nome.
La futura app non è ancora in programma ma il presunto nuovo Yahoo! Messenger andrà ad affiancarsi alle app già ben note come WhatsApp, Facebook Messenger, Telegram, Skype e altri meno popolari, e se questa volta riuscirà a proporre una valida alternativa finalmente potrà competere alla pari.
Per il 2015 è prevista anche l'introduzione di una nuova app da parte di Google, staremo a vedere se i due colossi del web riusciranno a dare del filo da torcere anche in questo settore.
Yahoo! ora ha nel mirino anche Snapchat, ennesima app di messaggistica, famosa per avere le chat "usa e getta", che è stata nel mirino anche di Facebook, il quale offrendo 3 miliardi di dollari ha ricevuto un secco no (l'azienda è stata valutata 10 miliardi). Questa volta però Marissa Mayer vuole solo investire, e non poco, ben 20 milioni di dollari, come aveva già fatto con Alibaba, portandosi a casa così un altro bel tesoretto di azioni.
Digitalizzare documenti cartacei: i migliori programmi OCR in italiano
Ognuno di noi avrà sicuramente pensato almeno una volta di scannerizzare i propri documenti per tenerli al sicuro sul computer e non averli in giro, o scannerizzare, perchè no, anche interi libri. Ma come fare? Naturalmente la rete ci offre moltissime soluzioni che possono avere pro e contro a seconda del lavoro che dobbiamo fare, ma vediamo le migliori soluzioni che poi ognuno di noi andrà a scegliere a seconda del lavoro che deve fare:
1. FineReader Professional: questa è la soluzione sia più completa che professionale, anche se a pagamento. Se vogliamo lavorare come si deve dobbiamo optare per questo software di casa ABBYY, la quale ha ottenuto numerosi premi per il proprio sistema di riconoscimento OCR.
Basta fare una foto al documento oppure scannerizzare il foglio, e, con questo software, ci vorranno pochi secondi per trasformare tutto in un file PDF oppure anche in un file Word completamente modificabile, grazie appunto al sistema che riconosce il testo e lo trascrive in un file di Office. Ma supporta anche OpenOffice e EPUB, insomma con FineReader si può stare tranquilli e, oltre ad essere in italiano, integra anche 190 lingue e per il riconoscimento del testo così sarà molto facile scannerizzare ogni documento, qualsiasi sia la lingua.
La qualità della scansione è altissima ed è inoltre possibile, prima di acquistarlo, fare delle prove con il programma per 30 giorni senza spendere niente.
2. Office OneNote: forse in molti l'avranno già sentito questo nome, anche perchè è all'interno del pacchetto di Microsoft Office, ma forse altrettanti non l'avranno neanche mai aperto o l'avranno escluso dall'installazione.
All'interno di questo software c'è una funzione un po' nascosta che permette di estrapolare il testo dalle note inserite o salvate: bisogna solamente incollare un'immagine (contenente del testo) nelle proprie note, selezionarla e dal menu del tasto destro cliccare su "Copia testo dall'immagine".
Il metodo non è proprio così professionale però offre un ottimo sistema OCR e una volta copiato il testo dall'immagine potremo incollarlo dove vorremo.
Questa soluzione è a pagamento all'interno del pacchetto Office ma è disponibile anche una versione gratuita illimitata.
3. FreeOCR: questo software è la soluzione gratuita. Disponibile anche in italiano, offre una soluzione free per il riconoscimento dei testi ed è una rapida soluzione per chi deve scannerizzare solo qualche documento e in maniera non proprio professionale. Il software offre comunque un buon riconoscimento OCR e supporta la conversione in testo (interno al programma) che con un copia e incolla si può trasferire ovunque vogliamo.
A differenza delle soluzioni costose FreeOCR fa solo questa funzione ma anche lui fortunatamente riconosce la lingua italiana.
4. Capture2Text: un'altra soluzione free potrebbe essere Capture2Text. Molto semplice da utilizzare, è sufficiente premere WIN+Q per far comparire la schermata per la cattura, selezionare la parte dove bisogna estrapolare del testo e il contenuto verrà automaticamente catturato sotto forma di testo negli appunti. Ora basterà incollarlo su qualche file di testo.
5. CamScanner: questa soluzione è free ed è dedicata agli smartphone e tablet. Infatti è una semplice app ma è anche tra i più completi sistemi per scannerizzare documenti e trasformarli in modo eccellente in formato PDF. L'applicazione crea dei veri documenti organizzati e grazie al sistema interno OCR può trasformare qualsiasi documento in un file di testo. Tutto avviene grazie alla sola fotocamera.
6. Onlineocr.net: una soluzione no-install è sicuramente il sito o applicazione web OnlineOCR, il quale permette di riconoscere con pochi click il testo di un file PDF o da un'immagine e trasformare il contenuto in .docx (Word) .xlsx (Excel) oppure .txt (file di testo).
7. Online-convert.com: grazie a questo sito è possibile fare tantissime conversioni su tantissimi file. Tra le molteplici funzioni c'è anche, appunto, quella di convertire un file PDF o un'immagine in un file di testo, e il risultato è abbastanza buono.
1. FineReader Professional: questa è la soluzione sia più completa che professionale, anche se a pagamento. Se vogliamo lavorare come si deve dobbiamo optare per questo software di casa ABBYY, la quale ha ottenuto numerosi premi per il proprio sistema di riconoscimento OCR.
Basta fare una foto al documento oppure scannerizzare il foglio, e, con questo software, ci vorranno pochi secondi per trasformare tutto in un file PDF oppure anche in un file Word completamente modificabile, grazie appunto al sistema che riconosce il testo e lo trascrive in un file di Office. Ma supporta anche OpenOffice e EPUB, insomma con FineReader si può stare tranquilli e, oltre ad essere in italiano, integra anche 190 lingue e per il riconoscimento del testo così sarà molto facile scannerizzare ogni documento, qualsiasi sia la lingua.
La qualità della scansione è altissima ed è inoltre possibile, prima di acquistarlo, fare delle prove con il programma per 30 giorni senza spendere niente.
2. Office OneNote: forse in molti l'avranno già sentito questo nome, anche perchè è all'interno del pacchetto di Microsoft Office, ma forse altrettanti non l'avranno neanche mai aperto o l'avranno escluso dall'installazione.
All'interno di questo software c'è una funzione un po' nascosta che permette di estrapolare il testo dalle note inserite o salvate: bisogna solamente incollare un'immagine (contenente del testo) nelle proprie note, selezionarla e dal menu del tasto destro cliccare su "Copia testo dall'immagine".
Il metodo non è proprio così professionale però offre un ottimo sistema OCR e una volta copiato il testo dall'immagine potremo incollarlo dove vorremo.
Questa soluzione è a pagamento all'interno del pacchetto Office ma è disponibile anche una versione gratuita illimitata.
3. FreeOCR: questo software è la soluzione gratuita. Disponibile anche in italiano, offre una soluzione free per il riconoscimento dei testi ed è una rapida soluzione per chi deve scannerizzare solo qualche documento e in maniera non proprio professionale. Il software offre comunque un buon riconoscimento OCR e supporta la conversione in testo (interno al programma) che con un copia e incolla si può trasferire ovunque vogliamo.
A differenza delle soluzioni costose FreeOCR fa solo questa funzione ma anche lui fortunatamente riconosce la lingua italiana.
4. Capture2Text: un'altra soluzione free potrebbe essere Capture2Text. Molto semplice da utilizzare, è sufficiente premere WIN+Q per far comparire la schermata per la cattura, selezionare la parte dove bisogna estrapolare del testo e il contenuto verrà automaticamente catturato sotto forma di testo negli appunti. Ora basterà incollarlo su qualche file di testo.
5. CamScanner: questa soluzione è free ed è dedicata agli smartphone e tablet. Infatti è una semplice app ma è anche tra i più completi sistemi per scannerizzare documenti e trasformarli in modo eccellente in formato PDF. L'applicazione crea dei veri documenti organizzati e grazie al sistema interno OCR può trasformare qualsiasi documento in un file di testo. Tutto avviene grazie alla sola fotocamera.
6. Onlineocr.net: una soluzione no-install è sicuramente il sito o applicazione web OnlineOCR, il quale permette di riconoscere con pochi click il testo di un file PDF o da un'immagine e trasformare il contenuto in .docx (Word) .xlsx (Excel) oppure .txt (file di testo).
7. Online-convert.com: grazie a questo sito è possibile fare tantissime conversioni su tantissimi file. Tra le molteplici funzioni c'è anche, appunto, quella di convertire un file PDF o un'immagine in un file di testo, e il risultato è abbastanza buono.
Rinnovare WhatsApp senza pagare: rinnovarlo gratis da PC con Wassapp
Ad alcuni sembrerà impossibile eppure esiste un modo per bypassare il pagamento per il rinnovo di WhatsApp. Come tutti sanno il primo anno di utilizzo è gratuito mentre i successivi sono a pagamento, anche se la cifra per l'abbonamento è irrisoria.
L'abbonamento a WhatsApp costa solamente 89 centesimi l'anno (di meno se si acquista per più anni) ma se c'è un modo per non pagare nemmeno quelli perchè non sfruttarlo?
La guida è molto semplice da seguire ed è praticamente adatta a tutti, anche per gli utenti meno esperti, e dato che bastano veramente pochi minuti non resta che utilizzarla appena possibile.
Vediamo nel dettaglio come rinnovare per un anno WhatsApp in modo gratuito:
1. Assicuriamoci come prima cosa di essere dentro l'ultimo mese di utilizzo (devono mancare meno di 30 giorni alla scadenza altrimenti il sistema non funziona);
2. Spegniamo il cellulare (o mettiamolo in modalità aereo);
3. Scarichiamo Wassapp per PC da questo link e installiamolo sul nostro computer;
4. Avviamo il programma e inseriamo il Paese (Italy) e il nostro numero di cellulare associato a WhatsApp;
5. Nel campo Password invece va inserito l'indirizzo e-mail (quello associato allo smartphone);
6. Assicuriamoci bene che il punto 2 sia stato effettuato (spegnere il cellulare), e selezioniamo ora "Old WhatsApp" e clicchiamo per 3 volte consecutive su Login. Poi selezioniamo "New WhatsApp" e premiamo altre 3 volte su Login (se ci sono messaggi di errore non badiamoci e continuiamo a cliccare su Login);
7. Accendiamo ora lo smartphone e attendiamo il messaggio che ci conferma che WhatsApp è stato rinnovato per un anno.
Tutto qui. WhatsApp ora funzionerà per un altro anno in modo gratuito.
N.B. Rinnovare WhatsApp per un anno in questo modo non è un'operazione "regolare". Questa guida naturalmente non vuole di certo favorire questo tipo di operazioni ed è solo a titolo informativo. Durante i vari passaggi potresti danneggiare l'applicazione o perdere dati. Effettui tutto a tuo rischio e pericolo, e io non sono responsabile di tutte le operazioni che effettuerai.
L'abbonamento a WhatsApp costa solamente 89 centesimi l'anno (di meno se si acquista per più anni) ma se c'è un modo per non pagare nemmeno quelli perchè non sfruttarlo?
La guida è molto semplice da seguire ed è praticamente adatta a tutti, anche per gli utenti meno esperti, e dato che bastano veramente pochi minuti non resta che utilizzarla appena possibile.
Vediamo nel dettaglio come rinnovare per un anno WhatsApp in modo gratuito:
1. Assicuriamoci come prima cosa di essere dentro l'ultimo mese di utilizzo (devono mancare meno di 30 giorni alla scadenza altrimenti il sistema non funziona);
2. Spegniamo il cellulare (o mettiamolo in modalità aereo);
3. Scarichiamo Wassapp per PC da questo link e installiamolo sul nostro computer;
4. Avviamo il programma e inseriamo il Paese (Italy) e il nostro numero di cellulare associato a WhatsApp;
5. Nel campo Password invece va inserito l'indirizzo e-mail (quello associato allo smartphone);
6. Assicuriamoci bene che il punto 2 sia stato effettuato (spegnere il cellulare), e selezioniamo ora "Old WhatsApp" e clicchiamo per 3 volte consecutive su Login. Poi selezioniamo "New WhatsApp" e premiamo altre 3 volte su Login (se ci sono messaggi di errore non badiamoci e continuiamo a cliccare su Login);
7. Accendiamo ora lo smartphone e attendiamo il messaggio che ci conferma che WhatsApp è stato rinnovato per un anno.
Tutto qui. WhatsApp ora funzionerà per un altro anno in modo gratuito.
N.B. Rinnovare WhatsApp per un anno in questo modo non è un'operazione "regolare". Questa guida naturalmente non vuole di certo favorire questo tipo di operazioni ed è solo a titolo informativo. Durante i vari passaggi potresti danneggiare l'applicazione o perdere dati. Effettui tutto a tuo rischio e pericolo, e io non sono responsabile di tutte le operazioni che effettuerai.
Usare lo Smartphone come modem: sbloccare il Tethering anche con Vodafone
Forse non tutti sanno che ogni smartphone è in grado di trasformarsi in un router Wi-Fi, così da poter far condividere la propria rete mobile (3G) ad altri dispositivi in grado di collegarsi senza fili.
E' possibile già di default, con tutti i dispositivi Android, che siano smartphone o tablet, abilitare il device alla condivisione del proprio traffico dati per far utilizzare, tramite il Wi-Fi, la connessione a computer o qualsiasi altro dispositivo.
Per fare questo raggiungiamo le impostazioni e troviamo quelle per la rete. Ora cerchiamo l'opzione "Tethering" o "Router Wi-Fi" e attiviamola. Assicuriamoci di avere il 3G acceso e sistemiamo qualche impostazione per rendere accessibile la rete anche dall'esterno (almeno il nome e la password del dispositivo).
Una volta fatto questo cerchiamo con il computer, ad esempio, la rete wireless del nostro smartphone, o tablet, e colleghiamoci.
Se parliamo di Tim, Wind o 3 Italia, tutto questo è gratuito, se invece abbiamo l'abbonamento con Vodafone, quest'ultimo ci farà pagare questo servizio a parte, a meno che non installiamo una piccola app che ci permette di bypassare questo "blocco" e utilizzare tutto a gratis.
L'applicazione in questione si chiama ISWAT Tether Unlocker ed è gratuita sul Google Play Store. Una volta installata e avviata sarà semplicissimo sbloccare il tethering e far credere a Vodafone che il traffico del PC provenga dallo smartphone stesso. Non è detto però che funzioni su tutti i dispositivi e che quindi non ci vengano addebitati dei prezzi base per il servizio, quindi testiamo con calma se tutto funziona in modo gratuito.
Purtroppo questa app funziona solamente sui dispositivi sbloccati, che hanno effettuato quindi il root del sistema (sui vari forum dedicati ad Android si trovano facilmente guide per ogni dispositivo, oppure si può provare la guida universale).
N.B. Aprire le pagine e fare operazioni tramite il computer è diverso che aprire qualche pagina con lo smartphone, quindi i MB che abbiamo a disposizione con la nostra tariffa potrebbero abbassarsi molto più velocemente. Sfruttiamo il tethering con PC solo in casi eccezionali.
Purtroppo questa app funziona solamente sui dispositivi sbloccati, che hanno effettuato quindi il root del sistema (sui vari forum dedicati ad Android si trovano facilmente guide per ogni dispositivo, oppure si può provare la guida universale).
N.B. Aprire le pagine e fare operazioni tramite il computer è diverso che aprire qualche pagina con lo smartphone, quindi i MB che abbiamo a disposizione con la nostra tariffa potrebbero abbassarsi molto più velocemente. Sfruttiamo il tethering con PC solo in casi eccezionali.
Chiamare gratis i fissi con Android, iPhone e Windows Phone: telefonare gratis con Forfone
Chiamare a gratis tutti i numeri fissi nazionali ora è possibile. Finalmente potremo tranquillamente fare chiamate a chiunque vogliamo senza spendere un centesimo, tutto questo grazie ad una semplice app e alla connessione internet del nostro smartphone, che sia mobile o wi-fi.
Tramite Forfone infatti, disponibile sia per Android che iOS e ora anche per Windows Phone, è possibile chiamare gratuitamente tutti i numeri di rete fissa italiana, per un massimo di 50 minuti al mese, che non sono infiniti ma neanche così pochi.
L'attivazione del servizio è semplicissima da effettuare, è sufficiente scaricare l'applicazione e accettare l'integrazione con la rubrica; selezionare il Paese e inserire il proprio numero di cellulare, per convalidare il tutto dopo aver ricevuto l'SMS di conferma (per sicurezza).
Completato questo il dispositivo è pronto. Ora potremo chiamare, videochiamare e inviare SMS illimitati a tutti gli amici che hanno installato Forfone (sono segnalati all'interno dell'app) e chiamare invece per 50 minuti al mese tutti i numeri di rete fissa italiana in modo gratuito.
Se vogliamo acquistare invece del credito potremo sfruttare anche le tariffe convenientissime per chiamare tutto il mondo e gli utenti che non rientrano nei piani gratuiti, telefonando a meno di 2 centesimi al minuto (0,02 €/min).
Tramite Forfone infatti, disponibile sia per Android che iOS e ora anche per Windows Phone, è possibile chiamare gratuitamente tutti i numeri di rete fissa italiana, per un massimo di 50 minuti al mese, che non sono infiniti ma neanche così pochi.
L'attivazione del servizio è semplicissima da effettuare, è sufficiente scaricare l'applicazione e accettare l'integrazione con la rubrica; selezionare il Paese e inserire il proprio numero di cellulare, per convalidare il tutto dopo aver ricevuto l'SMS di conferma (per sicurezza).
Completato questo il dispositivo è pronto. Ora potremo chiamare, videochiamare e inviare SMS illimitati a tutti gli amici che hanno installato Forfone (sono segnalati all'interno dell'app) e chiamare invece per 50 minuti al mese tutti i numeri di rete fissa italiana in modo gratuito.
Se vogliamo acquistare invece del credito potremo sfruttare anche le tariffe convenientissime per chiamare tutto il mondo e gli utenti che non rientrano nei piani gratuiti, telefonando a meno di 2 centesimi al minuto (0,02 €/min).
BitDefender 2015: protezione completa su PC, smartphone, tablet e smartwatch
Quando parliamo di BitDefender parliamo di uno dei migliori antivirus in circolazione, vincitore di numerosi premi che ogni anno fanno aumentare il prestigio del loro team che lavora sodo per rimanere in testa alle classifiche.
Se infatti scegliamo BitDefender per occuparsi della sicurezza del nostro PC possiamo star tranquilli dell'efficienza del prodotto che non a caso ha vinto per molti anni il premio PCMAG.COM come "Best Antivirus" e anche quest'ultimo anno è stato giudicato come il miglior antivirus del 2014.
Ma anche nelle classifiche di AV-Comparatives si posiziona sempre tra i primi posti e nel 2013 ha vinto come "Best Protection" con il minor impatto sulle prestazioni del computer.
Detto questo passiamo ora al nuovo gioiellino di casa: BitDefender Internet Security 2015.
L'ultima versione dell'antivirus porta con se tutti i pro delle versioni precedenti aggiungendo una nuova grafica più intuitiva e il nuovo sistema di sicurezza OneClick Security, una tecnologia attiva in background che protegge ogni movimento che facciamo. Se poi pensiamo che il tutto avrà un bassissimo impatto sulle prestazioni, e che quindi ci permetterà di effettuare tutte le operazioni che normalmente facciamo senza disturbarci o rallentarci in alcun modo, non possiamo che scegliere la grande offerta che per un anno ci protegge per meno di 50 euro.
Oltre alla novità grafica, molto più semplice da utilizzare, si aggiunge anche il sistema Portafoglio. Questa nuova funzione dell'antivirus protegge i dati sensibili, tenendoli però comodamente a portata di mano, grazie al browser sicuro Safepay, che compila automaticamente tutti i dati necessari per i pagamenti, facilitando così le proprie transazioni online. La grande sicurezza offerta implementa anche un firewall ottimizzato e più sicuro che mai.
Ma la protezione targata BitDefender non si ferma solo ai computer, anche per gli smartphone e tablet ci sono numerosissime soluzioni. Sul Google Play Store di Android, infatti, troviamo moltissime applicazioni in grado sia di proteggere il sistema in tempo reale sia di ottimizzarlo per renderlo più veloce.
Partiamo dall'app più utilizzata, ovvero BitDefender Mobile Security e Antivirus, che con meno di 10 euro all'anno offre una protezione completa per il nostro device e mantiene i nostri dati al sicuro anche durante la navigazione. Ma c'è anche la versione free, ovvero Bitdefender Antivirus Free, e tanti altri tool per, ad esempio, ottimizzare il sistema (Tune-Up), salvaguardare la batteria (Smart Battery Saver) e un cloud sicuro dove caricare ogni nostro dato vulnerabile (Safebox).
Se a tutto questo aggiungiamo anche WearOn, la nuova funzione del Mobile Security e Antivirus dedicata agli smartwatch con Android Wear, dove ci aiuta, oltre che a mantenere al sicuro il nostro orologio, anche a non perderlo, non possiamo non scegliere che BitDefender per la nostra sicurezza completa, che sia computer, smartphone, tablet o smartwatch.
Se infatti scegliamo BitDefender per occuparsi della sicurezza del nostro PC possiamo star tranquilli dell'efficienza del prodotto che non a caso ha vinto per molti anni il premio PCMAG.COM come "Best Antivirus" e anche quest'ultimo anno è stato giudicato come il miglior antivirus del 2014.
Ma anche nelle classifiche di AV-Comparatives si posiziona sempre tra i primi posti e nel 2013 ha vinto come "Best Protection" con il minor impatto sulle prestazioni del computer.
Detto questo passiamo ora al nuovo gioiellino di casa: BitDefender Internet Security 2015.
L'ultima versione dell'antivirus porta con se tutti i pro delle versioni precedenti aggiungendo una nuova grafica più intuitiva e il nuovo sistema di sicurezza OneClick Security, una tecnologia attiva in background che protegge ogni movimento che facciamo. Se poi pensiamo che il tutto avrà un bassissimo impatto sulle prestazioni, e che quindi ci permetterà di effettuare tutte le operazioni che normalmente facciamo senza disturbarci o rallentarci in alcun modo, non possiamo che scegliere la grande offerta che per un anno ci protegge per meno di 50 euro.
Oltre alla novità grafica, molto più semplice da utilizzare, si aggiunge anche il sistema Portafoglio. Questa nuova funzione dell'antivirus protegge i dati sensibili, tenendoli però comodamente a portata di mano, grazie al browser sicuro Safepay, che compila automaticamente tutti i dati necessari per i pagamenti, facilitando così le proprie transazioni online. La grande sicurezza offerta implementa anche un firewall ottimizzato e più sicuro che mai.
Ma la protezione targata BitDefender non si ferma solo ai computer, anche per gli smartphone e tablet ci sono numerosissime soluzioni. Sul Google Play Store di Android, infatti, troviamo moltissime applicazioni in grado sia di proteggere il sistema in tempo reale sia di ottimizzarlo per renderlo più veloce.
Partiamo dall'app più utilizzata, ovvero BitDefender Mobile Security e Antivirus, che con meno di 10 euro all'anno offre una protezione completa per il nostro device e mantiene i nostri dati al sicuro anche durante la navigazione. Ma c'è anche la versione free, ovvero Bitdefender Antivirus Free, e tanti altri tool per, ad esempio, ottimizzare il sistema (Tune-Up), salvaguardare la batteria (Smart Battery Saver) e un cloud sicuro dove caricare ogni nostro dato vulnerabile (Safebox).
Se a tutto questo aggiungiamo anche WearOn, la nuova funzione del Mobile Security e Antivirus dedicata agli smartwatch con Android Wear, dove ci aiuta, oltre che a mantenere al sicuro il nostro orologio, anche a non perderlo, non possiamo non scegliere che BitDefender per la nostra sicurezza completa, che sia computer, smartphone, tablet o smartwatch.
I migliori tweak di Cydia: il meglio di Cydia per sfruttare al massimo iPhone e iPad
Ormai effettuare il Jailbreak del proprio dispositivo Apple è diventato alla portata di tutti, e una volta ottenuto Cydia la prima domanda che nasce spontanea è: quali sono le migliori app che posso installare?
Ecco allora una lista dei migliori tweaks suddivisi per "categoria di utilizzo" con una piccola descrizione a fianco per rendere più facile la scelta da parte di ogni utente.
-PER TUTTI:
Slide2Kill: questo tweak si integra con il multitasking originale e aggiunge uno slide per chiudere tutte le app in un colpo.
iCleaner: rimuove i file non necessari dal dispositivo e al processo di pulitura si aggiungono anche altre funzioni.
CameraTweak 2: aumenta le prestazioni della fotocamera e la arricchisce con numerose altre funzioni.
InTube: consente di scaricare e memorizzare sul proprio dispositivo qualsiasi video su YouTube. Veramente molto utile per tutti.
BioProtect: un ottimo tweak con cui è possibile bloccare e proteggere applicazioni e intere cartelle tramite password e Touch ID (ove disponibile).
AppLocker: un altro tweak che protegge le app con password, e l'ultima versione consente anche (sui dispositivi compatibili) di utilizzare la protezione tramite Touch ID.
F.lux: promette di rendere meno stanchi gli occhi durante l'uso del dispositivo.
-PER PERSONALIZZARE:
Apex 2: permette di organizzare le icone non tramite le normali cartelle ma con un sistema "a stella" che per alcuni può sembrare migliore del normale.
AltKeyboard 2: la tastiera è forse una delle poche cose che rimane sempre uguale e sfruttandola quasi ogni secondo diventa monotona. Ecco una tastiera alternativa.
-PER I PIU' GEEK:
CCtoggles: migliora il centro notifiche così da velocizzare numerose richieste, aggiungendo anche il pulsante "Kill All" per chiudere tutte le app con un solo tap.
Apple File Conduit 2: questo pacchetto è molto utile per rendere più semplice e veloce la procedura di gestione dei file, soprattutto se si utilizzano file manager alternativi.
iFunBox: file manager alternativo, uno dei migliori.
FakeMyLocation 7: permette di alterare la posizione in cui siamo con una fittizia.
MobileTerminal: un semplice terminale.
Ecco allora una lista dei migliori tweaks suddivisi per "categoria di utilizzo" con una piccola descrizione a fianco per rendere più facile la scelta da parte di ogni utente.
-PER TUTTI:
Slide2Kill: questo tweak si integra con il multitasking originale e aggiunge uno slide per chiudere tutte le app in un colpo.
iCleaner: rimuove i file non necessari dal dispositivo e al processo di pulitura si aggiungono anche altre funzioni.
CameraTweak 2: aumenta le prestazioni della fotocamera e la arricchisce con numerose altre funzioni.
InTube: consente di scaricare e memorizzare sul proprio dispositivo qualsiasi video su YouTube. Veramente molto utile per tutti.
BioProtect: un ottimo tweak con cui è possibile bloccare e proteggere applicazioni e intere cartelle tramite password e Touch ID (ove disponibile).
AppLocker: un altro tweak che protegge le app con password, e l'ultima versione consente anche (sui dispositivi compatibili) di utilizzare la protezione tramite Touch ID.
F.lux: promette di rendere meno stanchi gli occhi durante l'uso del dispositivo.
-PER PERSONALIZZARE:
Apex 2: permette di organizzare le icone non tramite le normali cartelle ma con un sistema "a stella" che per alcuni può sembrare migliore del normale.
AltKeyboard 2: la tastiera è forse una delle poche cose che rimane sempre uguale e sfruttandola quasi ogni secondo diventa monotona. Ecco una tastiera alternativa.
-PER I PIU' GEEK:
CCtoggles: migliora il centro notifiche così da velocizzare numerose richieste, aggiungendo anche il pulsante "Kill All" per chiudere tutte le app con un solo tap.
Apple File Conduit 2: questo pacchetto è molto utile per rendere più semplice e veloce la procedura di gestione dei file, soprattutto se si utilizzano file manager alternativi.
iFunBox: file manager alternativo, uno dei migliori.
FakeMyLocation 7: permette di alterare la posizione in cui siamo con una fittizia.
MobileTerminal: un semplice terminale.
Come installare Google Play Store su tablet Mediacom, Majestic e Audiola
Sui tablet Mediacom, Majestic e Audiola, a causa di alcune licenze, non è presente di default il Google Play Store perchè le società non sono autorizzate ad averlo sui propri tablet.
Per risolvere questo problema e quindi non dover più scaricare i vari pacchetti a mano oppure cercare su store alternativi, possiamo seguire questa guida che ci porta all'installazione della vecchia versione del Play Store, ovvero l'Android Market. Una volta installato, dopo qualche apertura, si aggiornerà all'ultima versione automaticamente anche se rimarrà scritto "Market", ma vediamo in dettaglio questa guida universale per i tablet sprovvisti del più efficiente store per le applicazioni per Android.
Per prima cosa dobbiamo avere a disposizione e a portata di mano i seguenti oggetti e file:
1. Tablet (sprovvisto del Google Play Store) con l'impostazione per installare le app di origini sconosciute attiva (di solito è su Impostazioni, Applicazioni, "Origini sconosciute").
2. Questo pacchetto di file scompattato: Link al download (per scaricarlo bisogna cliccare sul Download posto in alto con scritto tra perentesi 5.18 MB e per scompattarlo la password è androidianibymm).
3. Qualsiasi cosa che ci permetta di poter spostare dei file da PC a tablet (cavetto USB compatibile, scheda SD, app per trasferimenti Wi-Fi, ecc.).
Seguendo questi semplici passi ora installiamo il Google Play Store (Android Market) sul tablet:
1. Tramite cavetto USB, o qualsiasi metodo disponibile, copiamo la cartella del pacchetto che abbiamo scaricato (Vending.apk, MarketUpdater.apk, GoogleServicesFramework.apk, GoogleContactsSyncAdapter.apk, GoogleCalendarSyncAdapter.apk, Gmail.apk e VoiceSearch.apk) nella cartella principale del tablet (nella root).
2. Scolleghiamo tutto e, tramite tablet, installiamo con questa sequenza le app che sono all'interno della cartella appena copiata: Vending.apk, MarketUpdater.apk, GoogleServicesFramework.apk, GoogleContactsSyncAdapter.apk, GoogleCalendarSyncAdapter.apk ed infine Gmail.apk (per rendere più efficiente il tablet installiamo anche VoiceSearch.apk, ma non è obbligatorio).
3. Spegnere e riaccendere il tablet.
4. Ora colleghiamoci alla rete Wi-Fi, o 3G se disponibile, e apriamo l'Android Market. Effettuiamo il login con un'account di Gmail oppure creiamone uno nuovo (se dopo aver effettuato il login il market continua a dare errori vai al punto 4b, altrimenti segui il punto 5).
4b. Se il market segnala errori di continuo, bisogna provare a chiuderlo e riaprirlo più volte, oppure provare a riavviare anche il tablet qualche volta. Nel caso il market proprio non voglia saperne di funzionare, bisogna provare a disinstallarlo e reinstallare solo "Vending.apk" nel seguente modo: Impostazioni, Applicazioni, Gestioni Applicazioni, Cliccare su Market e poi Disinstalla. Ora tornare nella cartella dei file apk ed installare solo l'app Vending.
5. Ora che ci siamo autentificati con i server di Google, il Market dovrebbe aprirsi con la schermata delle app e, come scritto in precedenza, dopo alcuni riavvi e qualche giorno, si aggiornerà all'ultima versione funzionante automaticamente, rimanendo comunque con il nome Market e non Play Store.
Ora possiamo tranquillamente installare le applicazioni che si trovano sul Google Play Store.
Possiamo trovare i migliori giochi da installare in questa classifica, e scoprire se è necessario installare un antivirus con questa guida.
Per risolvere questo problema e quindi non dover più scaricare i vari pacchetti a mano oppure cercare su store alternativi, possiamo seguire questa guida che ci porta all'installazione della vecchia versione del Play Store, ovvero l'Android Market. Una volta installato, dopo qualche apertura, si aggiornerà all'ultima versione automaticamente anche se rimarrà scritto "Market", ma vediamo in dettaglio questa guida universale per i tablet sprovvisti del più efficiente store per le applicazioni per Android.
Per prima cosa dobbiamo avere a disposizione e a portata di mano i seguenti oggetti e file:
1. Tablet (sprovvisto del Google Play Store) con l'impostazione per installare le app di origini sconosciute attiva (di solito è su Impostazioni, Applicazioni, "Origini sconosciute").
2. Questo pacchetto di file scompattato: Link al download (per scaricarlo bisogna cliccare sul Download posto in alto con scritto tra perentesi 5.18 MB e per scompattarlo la password è androidianibymm).
3. Qualsiasi cosa che ci permetta di poter spostare dei file da PC a tablet (cavetto USB compatibile, scheda SD, app per trasferimenti Wi-Fi, ecc.).
Seguendo questi semplici passi ora installiamo il Google Play Store (Android Market) sul tablet:
1. Tramite cavetto USB, o qualsiasi metodo disponibile, copiamo la cartella del pacchetto che abbiamo scaricato (Vending.apk, MarketUpdater.apk, GoogleServicesFramework.apk, GoogleContactsSyncAdapter.apk, GoogleCalendarSyncAdapter.apk, Gmail.apk e VoiceSearch.apk) nella cartella principale del tablet (nella root).
2. Scolleghiamo tutto e, tramite tablet, installiamo con questa sequenza le app che sono all'interno della cartella appena copiata: Vending.apk, MarketUpdater.apk, GoogleServicesFramework.apk, GoogleContactsSyncAdapter.apk, GoogleCalendarSyncAdapter.apk ed infine Gmail.apk (per rendere più efficiente il tablet installiamo anche VoiceSearch.apk, ma non è obbligatorio).
3. Spegnere e riaccendere il tablet.
4. Ora colleghiamoci alla rete Wi-Fi, o 3G se disponibile, e apriamo l'Android Market. Effettuiamo il login con un'account di Gmail oppure creiamone uno nuovo (se dopo aver effettuato il login il market continua a dare errori vai al punto 4b, altrimenti segui il punto 5).
4b. Se il market segnala errori di continuo, bisogna provare a chiuderlo e riaprirlo più volte, oppure provare a riavviare anche il tablet qualche volta. Nel caso il market proprio non voglia saperne di funzionare, bisogna provare a disinstallarlo e reinstallare solo "Vending.apk" nel seguente modo: Impostazioni, Applicazioni, Gestioni Applicazioni, Cliccare su Market e poi Disinstalla. Ora tornare nella cartella dei file apk ed installare solo l'app Vending.
5. Ora che ci siamo autentificati con i server di Google, il Market dovrebbe aprirsi con la schermata delle app e, come scritto in precedenza, dopo alcuni riavvi e qualche giorno, si aggiornerà all'ultima versione funzionante automaticamente, rimanendo comunque con il nome Market e non Play Store.
Ora possiamo tranquillamente installare le applicazioni che si trovano sul Google Play Store.
Possiamo trovare i migliori giochi da installare in questa classifica, e scoprire se è necessario installare un antivirus con questa guida.
Come scaricare musica gratis su iPhone e iPad
Non esiste un vero e proprio "trucco" per scaricare musica gratis su iPhone, ma esistono piuttosto dei piccoli consigli per riuscire a scaricare le app che lo permettono senza inciampare in falsi o in servizi scadenti.
Per riuscire a scaricare la musica direttamente dal nostro iPhone, per prima cosa dobbiamo aprire l'App Store e digitare ad esempio "scaricare mp3 gratis", "download mp3 gratis", "download mp3 free", "scarica musica gratis", ecc. e scegliere l'applicazione che nei commenti si mostra più performante e soprattutto che sia in grado di rispettare le nostre esigenze. Ci sono molte app che permettono di scaricare musica tramite YouTube e moltissime altre che fanno da sé.
Alcune potrebbero essere chiuse o smettere di funzionare e quindi saremo costretti a cambiarle, comunque tra le più famose troviamo: iDownload PLUS Free e GTunes Music, ma ne esistono veramente tantissime.
Se invece abbiamo l'iPhone sbloccato (Jailbreak) possiamo cercare numerose app che sono invece bannate nel normale app store di Apple, seguendo gli stessi suggerimenti e le stesse parole chiave.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica con l'iPhone. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.
Per riuscire a scaricare la musica direttamente dal nostro iPhone, per prima cosa dobbiamo aprire l'App Store e digitare ad esempio "scaricare mp3 gratis", "download mp3 gratis", "download mp3 free", "scarica musica gratis", ecc. e scegliere l'applicazione che nei commenti si mostra più performante e soprattutto che sia in grado di rispettare le nostre esigenze. Ci sono molte app che permettono di scaricare musica tramite YouTube e moltissime altre che fanno da sé.
Alcune potrebbero essere chiuse o smettere di funzionare e quindi saremo costretti a cambiarle, comunque tra le più famose troviamo: iDownload PLUS Free e GTunes Music, ma ne esistono veramente tantissime.
Se invece abbiamo l'iPhone sbloccato (Jailbreak) possiamo cercare numerose app che sono invece bannate nel normale app store di Apple, seguendo gli stessi suggerimenti e le stesse parole chiave.
N.B. Questa guida mostra come scaricare gratuitamente musica con l'iPhone. I suggerimenti potrebbero essere utilizzati per infrangere il Copyright di alcuni contenuti multimediali, questo articolo è solo a titolo informativo quindi prima di effettuare il download controlla che il contenuto non sia protetto da Copyright oppure che tu abbia i diritti per ottenerlo, e utilizza solo in privato ciò che scarichi.