Pubblicato il: 11/08/15 | Ricontrollato il:

Da qualche anno ormai i collegamenti tra vari dispositivi avvengono quasi tutti con gli stessi standard. Anche per quanto riguarda i caricabatterie, lo standard che ormai ha preso piede è il connettore Micro-USB per quasi tutti gli smartphone, cellulari e tablet (a parte gli Apple Device), mentre per i portatili bisogna ancora prestare attenzione a qualche differenza.

Sostanzialmente ormai ci sono grossomodo 3 tipi di caricabatterie diversi, ma vediamo i vari dettagli per il tipo di dispositivo che dobbiamo ricaricare:

1. Smartphone e tablet generici (con Android, Windows o BlackBerry): questi utilizzano tutti il connettore Micro-USB (standard imposto dall'unione europea per tutti i dispositivi) e va a sostituire il vecchio caricabatterie "di marca" che doveva essere utilizzato esclusivamente con il cellulare con cui era stato venduto.
Tutti gli smartphone e tablet quindi possono essere ricaricati con lo stesso caricabatterie (ma in certi casi anche i normali cellulari), anche se alcuni sono più potenti e permettono di ricaricare il dispositivo più velocemente di altri. 

2. Apple Device (iPhone, iPad, iPod): questi dispositivi hanno tutti lo stesso caricabatterie, firmato Apple, denominato Lightning, usato dal 2012 in poi. Prima del 2012 veniva utilizzato un altro connettore, ma è comunque disponibile un adattatore per utilizzare lo stesso il nuovo caricabatterie anche sui vecchi dispositivi.
Grazie all'unione europea è possibile ricaricare anche questi dispositivi con il connettore Micro-USB, perchè la Apple è stata obbligata a vendere un adattatore Lightning-to-Micro-USB.

3. Computer portatili: in questo caso non esiste una standardizzazione, anche perchè ogni portatile ha spesso caratteristiche molto diverse dai suoi simili. I connettori sono anche diversi per ogni marca che si utilizza, e solitamente ogni alimentatore è stato progettato esclusivamente per quel determinato computer.
Se però si dovesse rompere l'alimentatore originale, si può ovviare al problema utilizzando un alimentatore universale, che si può adattare al proprio portatile, stando attenti alle caratteristiche che devono coincidere con l'originale. In quelli universali sono presenti diversi connettori (variabili per marca) e anche un diverso tipo di voltaggio e amperaggio, da impostare correttamente per un giusto funzionamento.

Praticamente per gli smartphone e tablet possiamo utilizzare un qualsiasi caricabatterie con connettore Micro-USB (anche con quelli Apple, visto che esiste l'adattatore) mentre per i computer portatili dobbiamo utilizzare per forza quello dato in dotazione oppure uno universale (adattabile, con le stesse caratteristiche).

Solitamente quasi tutti gli smartphone o tablet se collegati al computer entrano in modalità di ricarica, ma questa funzione deve essere abilitata solo dal produttore e non è possibile disattivarla, oppure, in quelli dove non è disponibile, attivarla. In questo caso però la ricarica avverrà molto lentamente, ma vediamo più nel dettaglio perchè: tutte le connessioni USB hanno una tensione pari a 5V, sia che quest'ultima arrivi dalla porta USB del computer, sia che questa arrivi dalla presa della corrente. Quello che fa la differenza è l'amperaggio (A), perchè più è alto più fa aumentare la potenza del caricabatterie (misurata in Watt). Il calcolo per vedere qual è il caricabatterie più potente è semplice: in questo caso 5V (fissi) x Ampere (A) = Watt.
Anche se i produttori consigliano di utilizzare sempre il caricabatterie ufficiale è possibile utilizzare un caricabatterie qualsiasi, l'importante è che raggiunga almeno l'amperaggio minimo che serve al dispositivo per ricaricarsi (di solito 0,5A); se invece lo supera, meglio ancora perchè il dispositivo prenderà comunque l'amperaggio massimo consentito (anche se certe volte non funziona), anzi il caricabatterie erogando più potenza (Watt) sarà meno sotto sforzo. Ecco perchè caricando il dispositivo con il computer ci vuole molto di più, il PC eroga massimo 0,5A mentre il caricabatterie da muro può superare anche 1A (di solito quelli dei tablet li superano, e si può provare a caricare lo smartphone con questo caricabatterie più potente, perchè se è supportato lo caricherà più velocemente).

La stessa cosa vale per gli alimentatori dei portatili, tutte le regole restano invariate, facendo attenzione che solitamente serve una tensione pari a 19V e una potenza che arriva almeno a 90W, quindi almeno 4,74A. In alcuni casi però, la potenza richiesta, può essere anche inferiore, come può essere anche maggiore, basta leggere le caratteristiche dell'alimentatore originale oppure sul retro del portatile.
Come per gli smartphone e i tablet, un alimentatore più potente andrà meno sotto sforzo durante l'uso, in caso contrario uno meno potente di quello richiesto non riuscirà nemmeno a farlo accendere.

Concludendo possiamo dire che è buona regola utilizzare sempre il caricabatterie o l'alimentatore originale, dato che è stato costruito appositamente per quel dispositivo, ma in caso di necessità abbiamo visto come è possibile utilizzare un altro simile, più potente oppure universale.
Quindi se abbiamo un qualsiasi cavetto o un qualsiasi caricabatterie Micro-USB, oppure un alimentatore per portatili che non ci serve più e meglio non buttare via niente che può sempre tornare utile.

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  1. Grazie, molto esaustiva. Cercavo giusto una spiegazione x un alimentatore che eroga 19v da usare su un macbook, il cui alimentatore esce a 18,5

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