Pubblicato il: 01/11/12 | Ricontrollato il:

Solo una settimana fa la corte dell'Aia ha preso nuovamente le parti dell'azienda coreana Samsung: la funzione multi-touch del Galaxy 10.1 non viola il brevetto Apple.

Un bel colpo per l’azienda di Cupertino che nel mese di agosto aveva siglato, tuttavia giocando in casa, una vittoria su Samsung ottenendo un blocco per le vendite del suo smartphone negli USA, causa il plagio di tre brevetti design.
Nel conflitto tra i due brand, in gioco non ci sono di certo i diritti per brevetti o applicazioni, ma l’intero settore di smartphone e tablet, per il quale le due aziende, che occupano insieme praticamente una quota di mercato pari quasi al 50%, sono effettivamente disposte a tutto.
Quello che preoccupa gli azionisti e il direttivo di Apple sono le vendite dello smartphone targato Samsung, che ha toccato quota 57 milioni di pezzi, superando l’iPhone, fermo, si fa per dire, a 30 milioni di unità. La quota di mercato occupata dall’azienda americana è ad ogni modo in crescita, passando dal 15% al 17%, ma resta dietro alla rivale, ora al 31%.

L’azienda di Cupertino va ad ogni modo avanti come un treno, grazie anche all’enorme mercato delle applicazioni, in questi giorni rincarate di un euro. Un mercato che frutta all’azienda tantissimi introiti, si pensi all’applicazione per iPad Insta Poker, la più richiesta dagli appassionati di texas holdem, grazie alle qualità grafiche e di gioco, o all'inflazionatissima WhatsApp Messenger, incoronata a marzo 2012 come “applicazione più acquistata di sempre”.

Altre conferme sopraggiungono dal numero di richieste dell’iPad mini che ha già fatto slittare di più di venti giorni l’uscita del modello 4G. Le prime recensioni dell'ultimo gioiellino targato “Mela” sono assolutamente positive, e descrivono un prodotto ultra leggero, dalla batteria estremamente duratura, un design accattivante e soprattutto un software apparentemente privo di bug. Di sicuro il prezzo non è dei più concorrenziali. Si parla di 329 euro per il modello base, fino ad arrivare alle versioni di 529 e 659 euro per i polpastrelli più esigenti. Quando si parla di Apple non è certo “risparmio” la prima parola che ci viene in mente, quanto piuttosto “innovazione”, iniziata fra le mani di Jobs e ora in continua crescita sotto la guida di Cook (leggi la recente dichiarazione di Tim Cook sul Surface).

Insomma se questi sono i presupposti, aspettiamoci pure un 2013 di fuoco tra le due case, sperando che in questa guerra all'ultimo tablet, ad uscirne vincitori siano soprattutto i consumatori.

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